Muore Castagnetti... Federica è sconvolta.

La scomparsa di Alberto Castagnetti ha sconvolto Federica Pellegrini, l'allieva prediletta: "Adesso - ha dichiarato la campionessa olimpica - mi sento senza nessun punto di riferimento. Alberto era questo per me e bisognerà reinventarsi tutto da capo. Negli ultimi quattro anni ho vissuto con lui tutti i giorni. Sicuramente quelli di Roma sono i ricordi sportivi più belli e anche umani. Rimarrà sempre con me: per me è come se non fosse morto".


Alberto Castagnetti, per Federica Pellegrini, era qualcosa in più di un allenatore, tanto che la campionessa azzura aveva rinunciato al viaggio negli Stati Uniti per stargli vicino in un momento delicato come quello dell'operazione al cuore: "Mi teneva sempre con i piedi per terra - ha aggiunto la campionessa italiana -, mi strigliava e se avevo qualcosa da dirgli lo facevo anche animatamente. Era una figura protettiva, non penso che troverò mai più un allenatore come lui, questa è la cosa più difficile da accettare".

La campionessa azzurra pensa che Castagnetti si sarebbe potuto salvare: "L'ho visto dopo l'operazione, ha sbagliato a tornare subito a casa. Ha sbagliato a non rimanere in clinica per 15 giorni, ha fatto su e giù tra casa e ospedale. Se fosse rimasto in clinica per due settimane, non sarebbe successo tutto questo: è l'idea che mi sono fatta io".

Continua la Pellegrini: "Il recupero sarebbe stato più rapido, la ferita si sarebbe chiusa in maniera più veloce. Ma tutti conosciamo Alberto: è testardo, ansioso di tornare in piscina. Ieri ero disperata, oggi sono arrabbiata. Non è stato possibile rinchiuderlo in clinica, anche solo per 15 giorni. Faceva avanti e indietro con le proprie gambe, sabato mi aveva detto che gli mancava una settimana e sarebbe tornato".

Speriamo che riesca a superare le difficoltà e si riprenda perchè potrebbe bruciarsi la carrriera se non riesce più ad allenarsi come prima

RIP