Nuovo giro, nuova corsa. Stasera all’Olimpico arriva il Maccabi Haifa. Riparte il cammino in Champions League. Dopo i due pareggi con Bordeaux e Bayern Monaco, la Juventus non può più sbagliare. Contro gli israeliani ci sarà nuovamente Fabio Cannavaro, il cui orologio in Europa è fermo al 21’ del secondo tempo di Juve- Bordeaux. In quell’occasione il difensore si è infortunato agli adduttori lanciando a rete Iaquinta. Stop, niente Bayern, per poi tornare titolare contro la Fiorentina. Il suo rientro si è fatto sentire: Cannavaro, nonostante la lunga assenza, è risultato il migliore in campo, subito padrone della difesa e leader del gruppo.
OBIETTIVO DOPPIO - Il centrale stasera riascolterà la musichetta di Champions e taglierà il traguardo delle 100 presenze ufficiali con la maglia bianconera. Festa doppia, a patto che i bianconeri centrino la vittoria, fondamentale per il girone e per il morale. I tre punti mancano dal 19 settembre (Juve-Livorno 2-0). Troppo per la Juventus. Ma il taglio delle cento candeline bianconere più che un punto di arrivo è un punto di partenza. Il viaggio è breve, ma si prospetta intenso. Il capitano azzurro a 36 anni ha vinto quasi tutto, sia a livello di club sia in Nazionale (con 130 gettoni è il primatista di presenze con la maglia dell’Italia). Il 2006 gli ha regalato la doppietta Mondiale-Pallone d’Oro, prima erano arrivati i successi con Parma (coppa Italia, coppa Uefa e supercoppa italiana) e Juventus (due scudetti sul campo), mentre in Spagna ha festeggiato per due volte la Liga. La sua bacheca di casa è fitta di trofei, un posto però è ancora libero. Manca la coppa con le grandi orecchie, quella che non è riuscito ad alzare nel triennio madrileno. Cannavaro intende colmare il vuoto. Il tempo stringe, le occasioni non sono moltissime. Dunque meglio giocarsele bene, a partire dal match di stasera contro il Maccabi Haifa.
GRUPPO MONDIALE - Cannavaro non è l’unico del gruppo juventino a voler rinfrescare il plamarés. Nelle stesse condizioni del centrale naturalmente escludendo il Pallone d’Oro - ci sono almeno cinque compagni (non citiamo Del Piero che la Champions l’ha vinta nel ‘96). David Trezeguet con la Francia ha conquistato sia il Mondiale (1998) sia l’Europeo (2000) e con la Juventus ha fatto incetta di scudetti. La Champions League però l’ha solo sfiorata nel 2003, nell’amara finalissima dell’Old Trafford con il Milan. A 32 anni le chance non sono più moltissime, meglio fare in fretta. Lo stesso discorso vale per Mauro German Camoranesi, 33 anni, campione del Mondo con l’Italia. L’italoargentino le scorse settimane non ha nascosto le proprie ambizioni, garantendo ai tifosi una «stagione ricca di emozioni». Ecco, il fantasista da Tandil di campionati in bianconero ne ha già festeggiati tre. Adesso serve altro, c’è voglia di Europa.
CHE FAME - Il tempo stringe pure per Fabio Grosso, 32 anni, l’ultimo eroe di Berlino arrivato a Torino. Il terzino azzurro punta la Champions, sfuggitagli prima con l’Inter e poi con il Lione. Non sarà un match point, invece, per Gigi Buffon (31 anni) e Vincenzo Iaquinta (29 anni). La carta d’identità è più giovane, la fame però è la stessa di Fabio Cannavaro.