Maurizio Compagnoni, giornalista e telecronista per Sky Sport, ha analizzato a 360° la crisi bianconera. Ecco uno stralcio dell'intervista
Cosa pensi del periodo negativo, che dura da più di 3 mesi, della Juventus?
Quando si ha un crollo simile ci sono vari motivi, secondo me hanno contribuito fondamentalmente gli infortunei perchè i bianconeri con la rosa al completo avrebbero vinto più partite ed ora non sarebbero in questa condizione. Questa è la causa principale, ma non la sola poichè regna una confusione incredibile non solo in campo.
Chi sono i maggiori responsabili di questo black-out? La dirigenza ha qualche colpa in più, magari per l'attesa del famoso progetto Blanc-Lippi?
Certo, è normale che a livello dirigenziale c’è crisi, le idee non sono chiare e neanche loro sanno realmente cosa vogliono fare. Lippi? Noi ragioniamo su sopposizioni e solo voci perchè di ufficiale non c’è niente, anche se è comprensibile che qualche operazione di conclusa dai bianconeri porti il suo nome collegato con la “Vecchia Signora”.
Non è, secondo te, il caso di cambiare la guida tecnica della Juve? Ferrara stesso non farebbe bene a dimettersi almeno per salvare la sua reputazione?
Le colpe, come già detto, le hanno tutti, compreso lui anche perchè il suo ruolo è fondamentale; però non dimentichiamoci che si trova in una situazione di emergenza a livello di uomini e a questo si aggiunge la mancanza d’esperienza e quindi è in difficoltà. Su un suo possibile esonero? Se la Juve avesse giocato al completo e avesse ottenuto gli stessi risultati maturati fin’ora, sarebbe già stato esonerato, ma questo alibi lo giustifica, almeno questo è il pensiero della società.
Parlando invece dei giocatori, chi ti ha più deluso e chi invece ti ha impressionato positivamente?
Esploso nessuno (ride ndr). Anche lo stesso Marchisio ha avuto un buon inizio, ma non è stato costante infatti se prendiamo le pagelle, ci accorgiamo che è uno dei peggiori ultimamente, sicuramente però è un gran talento. Per il resto delusione totale, l’unico che si salva è forse Chiellini. Felipe Melo sta giocando male, ma non è un regista. Lo conosco bene e deve giocare più avanti nella sua vera posizione, perchè lì può esprimersi benissimo essendo un grande. Diego invece ha tutti i numeri per far meglio, è un giocatore di classe, ma in una squadra così giù è difficile chiedergli tanto, visto che è il primo anno in Italia.
L’acquisto di Paolucci e quello di Candreva permettono alla Juve di fare un passo in avanti sia come gioco che come intensità? Sono giocatori adatti per il modulo adattato da Ferrara?
Fossi stato Paolucci non sarei tornato alla Juve, perchè l’hanno preso per l’emergenza contro il Chievo. Con il rientro di Amauri sabato e di Trezeguet-Iaquinta poi, difficilmente verrà schierato in campo. Sarei andato in qualche altre squadra visto che lui è un giocatore molto forte. Su Candreva penso che è pronto e l’ha dimostrato sia nel Livorno sia nelle due partite con la Nazionale. L’unica mia perplessità è sul ruolo. Lui preferisce giocare dietro le punte, ma lì c’è Diego, poi anche se si volesse mettere il talento italiano come mezz’ala sarebbe chiuso da Marchisio, Sissoko, Melo e Camoranesi, vedremo… Quello che dico è che alla Juve serviva più un centrocampista classico come Ledesma, Gago o Xabi Alonso.
In questi giorni si è parlato di un cambio di proprietà a fine anno con Andrea Agnelli al comando e Luciano Moggi come dirigente. Che idea ti sei fatto?
Innanzitutto per la questione Moggi bisognerebbe sentire Andrea Angelli. Un cambio di proprietà? Non penso, però a fine anno potrebbe entrare il figlio di Umberto in dirigenza con qualche altro cambiamento, infatti probabilmente verrà Marotta come direttore generale.