Inter, adesso è Moratti a rischiare il deferimento!

Dopo il caos di Inter-Samp, Mourinho è stato squalificato per tre giornate, Cambiasso e Muntari per due, Samuel e Cordoba per una. E adesso anche il presidente dell’Inter Massimo Moratti rischia il deferimento. Tutto nasce dall’ormai famosa telefonata che il numero uno nerazzurro ha fatto al presidente della Federcalcio Abete il giorno dopo il match con i blucerchiati. I due non avevano rivelato i contenuti del colloquio, limitandosi a dire che era stata una chiacchierata cordiale. Poi, però, sono arrivate le decisioni del Giudice sportivo, che ha stangato l’Inter senza pietà. E Moratti ha lasciato trapelare la voce secondo cui, nella chiamata di cui sopra, avrebbe concluso con Abete il patto di spostare a giovedì le sentenze di Tosel per non influenzare l’umore e quindi il rendimento dei nerazzurri nella partita di Champions League contro il Chelsea (in programma stasera).

Quando in Via Allegri hanno letto la rassegna stampa con le parole di Moratti si sono arrabbiati come iene. Per tanti motivi. In primo luogo perché, se tale patto fosse stato siglato - e in Federcalcio smentiscono questa ipotesi - Abete passerebbe per un dirigente influenzabile e, oltretutto, sarebbe passibile di omessa denuncia. In secondo luogo perché il presidente dell’Inter fa credere che la Figc sia disponibile a intervenire dietro richiesta per influenzare le decisioni del Giudice sportivo. Che, invece, gode di un’ampia autonomia, che gli è stata garantita anche per la battaglia condotta da dirigenti come Moratti dopo Calciopoli. In terzo luogo perché con quest’uscita il numero uno nerazzurro sembra voler scaricare sulla Federcalcio le tensioni che la stessa società non ha saputo controllare, magari intervenendo su Mourinho.

I fatti, del resto, sono abbastanza chiari. Mourinho il gesto delle manette l’ha fatto davanti alle telecamere e Cambiasso e Muntari si sono scatenati nell’intervallo sotto gli occhi degli 007 inviati dalla Procura federale. La quale, dunque, non aveva bisogno di nessun supplemento dì indagine per prendere una decisione. A meno che non passi il concetto che le squadre impegnate nelle Coppe europee devono essere lasciate in pace fino a dopo i loro match. Ma la regola dovrebbe valere per tutti. Per tutte queste ragioni la Procura federale sembra intenzionata a chiedere chiarimenti a Moratti. Se le parole del presidente dell’Inter non saranno convincenti, si potrebbe arrivare al deferimento.