Scoppia il caso Kaladze in casa Milan. Il difensore georgiano è ai margini della squadra ormai da tempo e lancia dure accuse al club rossonero. «Diciamo che non sto giocando proprio - dice ai microfoni di Sky Sport - questa è una scelta della società, del tecnico. Poi, a giugno vedrò come sarà la situazione. Comunque, si deciderà tutto a giugno». A questo punto potrebbe lasciare il Milan a giugno? «Assolutamente si. Avevo delle possibilità anche lo scorso anno, a giugno, ma la società non ha voluto vendermi, perciò sono rimasto ed ho fatto tutto con questa squadra. Comunque, se continuerà così, penso che cambierò squadra, perché non giocare non è proprio da me».
L'ACCUSA - Poi arriva una pesante accusa verso il Milan. «Assolutamente, non è piacevole. Poi, ci sono delle situazioni… Mi hanno messo fuori dopo la partita con lo Zurigo, dopo essere stato uno dei migliori in campo. Adesso non voglio parlare di questa cosa, perché abbiamo delle partite molto importanti. Ma quello che sta succedendo intorno a me, è veramente una cosa molto sporca, diciamo».
MILAN - Dichiarazioni che non potevano passare inosservate in casa Milan. Il club rossonero ha subito emesso un comunicato sul proprio sito ufficiale: «Le dichiarazioni rese questa sera da Kakha Kaladze - si legge - sono tanto ingiustificate quanto gravi. L’A.C. Milan agirà nei suoi confronti nei modi e nei termini previsti dall’Ordinamento».
LE SCUSE - In serata poi, il giocatore fa marcia indietro e chiede scusa. «Chiedo scusa a società, allenatore, squadra, e tifosi per le mie dichiarazioni odierne in cui ho usato una terminologia del tutto inappropriata, il mio sfogo purtroppo è figlio di un periodo in cui ho accumulato molto nervosismo, sfogato oggi in maniera sbagliata».