La Juventus comunica sul suo sito: "Nel pomeriggio, a Manchester, si è chiusa l’Assemblea generale dell’ECA (la European Club Association), l’organizzazione che riunisce i più importanti club continentali. A rappresentare la Juventus era presente il presidente Jean-Claude Blanc. Due giorni di lavoro, a cui hanno preso parte le delegazioni di oltre 90 società europee, in cui si è discusso in particolare di due argomenti. Il principale dei quali è stato l’FFP (il Financial Fair Play), il progetto dell’Uefa per la corretta gestione finanziaria, anche attraverso investimenti in infrastrutture (come gli stadi di proprietà) e il settore giovanile. Aspetti su cui la Juventus è da sempre in prima fila. L’assemblea ha dato pieno supporto al progetto, attraverso tre punti: la presentazione al Comitato Esecutivo dell’Uefa per l’approvazione a maggio 2010, due stagioni di test (2010/11 e 2011/12) e l’attuazione definitiva entro la stagione 2012/13. Il secondo punto ha riguardato l’aggiornamento della situazione sul dialogo intrapreso dall’ECA con la UEFA, la FIFA, con la Comunità Europea e tutti i soggetti del mondo del calcio, come ad esempio le federazioni nazionali e le associazioni dei calciatori."
Peccato che, la piena implementazione del Financial Fair Play sia stata spostata al 2015, come ha comunicato l'ECA: "Phased implementation over five years with a transition period going from 2012 to 2015, which will allow clubs in all sorts of different situations to adapt". Ci sarà quindi un periodo di transizione fino al 2015, in cui sarà permesso ai club "in ogni sorta di differente situazione" di adattarsi.
Di qui la domanda: Jean-Claude Blanc era al bar, o questo è un comunicato stampa bulgaro che non pone l'accento su una sconfitta della politica sportiva del club, che ha ridotto costi e investimenti sui giocatori, rinunciando scientemente e programmaticamente ai grandi giocatori e alle aste per accaparrarseli, vantando il grande vantaggio competitivo di tale scelta nel futuro prossimo, per conformarsi a regolamenti per cui anche squadre oggi pesantemente indebitate ( e vincenti), avranno tutto il tempo per adattarsi? La società risponda.