Come capita spesso, i Lakers hanno vinto con un canestro di Kobe Bryant all'ultimo secondo.
Come non era mai capitato, invece, ad aiutare Los Angeles è stata una mano di Lapo Elkann, il rampollo di casa Fiat.
Intercettando un pallone a bordo campo, dove era seduto, il nipote dell'Avvocato ha impedito allo spagnolo dei Toronto Raptors José Calderon di recuperarlo. Mancavano un minuto e 48 secondi alla fine e gli ospiti erano a -4, in una partita giocata punto a punto e che alla fine Los Angeles ha vinto 109-107. Quella palla, insomma, potrebbe aver influito sul destino del match per la squadra canadese di Andrea Bargnani e Marco Belinelli.
Nelle immagini televisive si vede Elkann - jeans chiari e camicia scura aperta da cui pendono gli occhiali da sole - che si alza dal suo posto per colpire il pallone, forse nel timore di essere centrato a sua volta dalla sfera. In questo modo Lapo impedisce il recupero del giocatore dei Raptors, che sullo slancio finisce seduto proprio accanto a lui e lo guarda basito.
L'erede di casa Fiat si è immediatamente scusato con Calderon, il che non ha impedito però allo spagnolo di Toronto di lamentarsi nel dopopartita. "Era un'azione importante, perché era una partita punto a punto: ma che cosa voleva fare?", ha detto alla Espn, secondo quanto si legge sul sito della tv Usa. Elkann ha ricevuto un'ovazione dal pubblico dello Staples Center di Los Angeles quando il suo intervento è stato mostrato sui maxischermi, dato che ha aiutato i Lakers a vincere. Che le cose siano andate davvero così lo sottolinea la stessa Espn, scrivendo che per vincere non è bastato il canestro decisivo di Bryant ma c'e stato bisogno di una mossa difensiva di Lapo Elkann, "che non è un giocatore della D-League (la serie B del basket) assunto con un contratto di 10 giorni" ma "l'erede della Fiat, un playboy internazionale".
"Con due italiani in squadra, da italiano speravo che vincessero - ha detto Elkann -. Ho visto la palla arrivare verso di me e l'ho spinta via. Non sono un esperto di basket, conosco più il calcio che il basket". A questo punto, secondo il resoconto della tv Usa, Elkann ha mostrato un tatuaggio con lo stemma della Juventus. "Ma se lei conosce il calcio dovrebbe sapere che la palla non si può colpire con le mani", gli ha fatto notare il giornalista. "E' vero, non si può: l'unico a cui è permesso usarle è Maradona, al Mondiale". E così il network ha potuto suggellare l'evento: "Ora anche i Lakers hanno la loro mano di Dio".