I conti non tornano in TV!

In questi giorni i conti in Tv sembrano non tornare e questo non solo per il quadro media, che per i tifosi bianconeri non è dei più rosei.
L'intervento di Conto Tv, canale tematico porno, che ha trasmetto in passato anche alcuni eventi di calcio, potrebbe decidere di mandare in crisi il calcio e mettere in difficoltà SKy...come?
Conto Tv ha ottenuto, lo scorso 20 aprile, dal Tar l’annullamento della delibera dell’AgCom che richiudeva l’istruttoria avviata nel 2009 dando il definitivo via libera alla spartizione dei diritti tv per la Serie A. Questa sospensione ha spinto Conto TV a dire: “non è pensabile una vendita di pacchetti che comprendano tutto il campionato“.
Praticamente si rimetterebbe in gioco quanto deciso dall Legge Melandri che prevedeva la contrattazione dei diritti tv in modo unitario e non singolo.
Bhe per la serie A vorrebbe dire perdere 571 milioni di euro...
Alla fin fine il tutto dovrebbe risolversi con un nulla di fatto ma quest'episodio conferma ancora una volta che la Legge Melandri che doveva riportare equità e giustizia è stata forse un errore.
La contrattazione individuale, che permetteva a ciascuna società di vedere rispettato il proprio valore di mercato è passata. La contrattazione collettiva, badate bene, con regole di ripartizione ancora da definire rischia nel lungo periodo di essere un'arma a doppio taglio per tutto il calcio.

Per il momento i conti non tornano... chissà se domani torneranno a quadrare.

La serie A è salva, respinto il ricorso di Conto Tv!

Il Tribunale civile di Milano, respingendo il ricorso cautelare di Conto Tv, non ha sospeso gli effetti del contratto tra la Lega calcio e Sky per la trasmissione delle partite di serie A delle prossime stagioni. Il contratto vale 1.149 milioni di euro.

IL RISCHIO - A respingere il ricorso della emittente satellitare toscana è stato il giudice della Sezione specializzata proprietà industriale Claudio Marangoni. Conto Tv chiedeva di 'congelare' gli effetti del contratto tra la Lega Calcio e Sky perchè, a suo dire, il bando di gara sui diritti tv delle prossime due stagioni non aveva rispettato i criteri della concorrenza. La decisione era molto attesa dal mondo del calcio e dai club di serie A. Infatti, molte squadre, con il contratto ancora valido, avranno la possibilità di mettere a bilancio la rispettiva quota dei diritti televisivi e, dunque, di muoversi sul calciomercato, di pagare gli stipendi ai giocatori. Alcune piccole e medie squadre, se ci fosse stata la sospensione, avrebbero anche rischiato di non potersi iscrivere al prossimo campionato. Nei mesi scorsi Conto Tv aveva 'vintò un simile ricorso cautelare, che però poi era stato annullato dalla Corte d'appello che aveva stabilito la competenza a decidere della Sezione specializzata proprietà industriale, il cui provvedimento è arrivato oggi.

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