La presentazione di Andrea Agnelli, Beppe Marotta e Gigi Del Neri!

"Oggi comincia una nuova stagione". Agnelli e Delneri: "Torneremo grandi".

Una conferenza lampo con i quattro volti della Juve del futuro e con una idea comune: "Oggi comincia una nuova stagione. Riporteremo la Juve in alto". Da Andrea Agnelli a Delneri, passando per Marotta e Blanc, il ritornello è sempre lo stesso: "Dovremo lavorare molto, abbiamo a disposizione risorse per impegnarci sul mercato e faremo il massimo per far tornare grande la Juve". Poi Andrea Agnelli chiarisce: "Delneri è un grande allenatore".

LA CONFERENZA PASSO PER PASSO

Blanc: "Vorrei dare il mio benvenuto a Marotta, con cui abbiamo chiuso un discorso iniziato un anno fa. Lavoreremo insieme per il bene della Juve. Abbiamo davanti a noi tante sfide e vorrei spendere una parola per la struttura sportiva che ha svolto un grande lavoro in questi anni e che ora se ne va. Lo stesso vale per Zaccheroni, che ha fatto il massimo e ha dato il cuore per una missione che era complicata"

Marotta: "Per me è un motivo di grande orgoglio essere arrivato in una delle società più importanti del mondo. Per me oggi comincia una nuova avventura in cui metterò tutto l'impegno e la mia professionalità maturati in tanti anni di calcio. Sicuramente ci sarà molto da fare, la Juve deve riposizionarsi su quello che è il blasone di una società importante. La squadra è lo specchio della società: più forte è la società più forte è la squadra"

Delneri: "Mi associo a Marotta e ringrazio per l'opportunità che mi è stata data. Il mio compito, difficile, è quello di ridare sostanza a questa squadra e riportarla in alto. Daremo il massimo sotto il profilo dell'impegno e della professionalità, vogliamo creare una squadra che dia soddisfazione ai tifosi e ottenga risultati. La società ha puntato su uno staff che ha fatto molto bene l'anno scorso e speriamo di poter contribuire a far tornare vincente la Juventus"

Cosa ha a disposizione Marotta per il mercato?
Agnelli: "Sono riflessioni che abbiamo cominciato a fare e porteremo avanti in questi giorni. Il direttore sa che abbiamo a disposizione delle risorse per creare una squadra che sia all'altezza della Juve"

Ma le cifre sono quelle di cui si è parlato?
Blanc e Agnelli: "Non possiamo confermare la cifra. Possiamo dire che abbiamo risorse per creare una squadra competitiva"

Beppe Marotta, nell'ambito del lavoro che l'aspetterà pensa di guardare soprattutto al mercato italiano o a quello internazionale?
Marotta: "E' chiaro che non ci sono preclusione di partenza anche se io sono fautore del made in Italy perché abbiamo dimostrato in questi decenni che siamo competitivi a qualunque livello, squadre, nazionali, allenatori e giocatori. In termini di ambientamento gli italiani sono favoriti. Ma noi cercheremo comunque i migliori"

Per Delneri: E' emozionato? E' la sfida più importante della sua vita?
Delneri: "Sono anche emozionato, certo, data la chiamata della Juve. E' una sfida importante, la più importante della mia carriera. Direi però che altre sfide ne ho vinte. Per me è un motivo di ulteriore crescita. Ma so che guido un club vincente. Penso che qui ci sia bisogno di ricreare una mentalità, una filosofia di gioco, una via che permetta alla Juve di essere sempre se stessa, di non cambiare atteggiamento, di essere positiva. Questa è la mia idea futuristica. Per me una squadra deve avere la sua filosofia e mantenerla nel tempo senza modificarla a seconda degli avversari"

Come pensate di "riposizionarvi" se gli altri non rallentano un po'?
Marotta: "E' evidente che uno può fare grandi investimenti sul mercato, ma se altri ne fanno di maggiori non si può fare nulla. Ma io credo che il riposizionamento non parta solo dal lato economico. Credo che dipenda anche dalla mentalità e dalla forza della società".

Quando uno diventa presidente deve abolire i sogni? Qualche presidente l'ha chiamata per complimentarsi?
Agnelli: "I sogni è lecito che ogni persona in qualunque mestiere continui a farlo. Se smette fa fatica a vivere bene. I presidenti della Serie A mi hanno chiamati, mi hanno chiamato in tanti e l'ho molto apprezzato. Anche Moratti? Assolutamente sì. Calciopoli? Ci saranno altri momenti per trattare questi temi, che sono importanti. Oggi è la giornata per accogliere Delneri e Marotta"

Del Neri : Buffon è il primo mattone su cui voglio costruire la nuova Juve! (speriamo)

Speriamo che faccia bene come ha fatto quest'anno con la samp..
4-4-2
-----------------BUFFON
CACERES ----- ? --- CHIELLINI ---- ?
? ---------MELO --- MARCHISIO-- ?
----------DEL PIERO -----?

i punti di domanda sarebbero gli acquisti da fare.. 1 esterno sx, un centrale di difesa e un terz. sx in primis Shocked

CONFERENZA INTEGRALE: LE PAROLE DI AGNELLI, BLANC, MAROTTA E DEL NERI!

Allo Juventus Center di Vinovo si è svolta la conferenza stampa di presentazione del direttore generale Beppe Marotta e dell'allenatore Gigi Del Neri, introdotti dal nuovo presidente Andrea Agnelli e dall'amministratore delegato Jean Claude Blanc.

ANDREA AGNELLI: "Buongiorno a tutti quanti. Innanzitutto vi ringrazio per essere qui oggi. Non vorrei dilungarmi più di tanto qui oggi, anche perchè è la giornata di presentazione del direttore e di Del Neri, ma vorrei essere chiaro con voi che questo è l'inizio della nuova stagione sportiva. Vi abbiamo già ddetto in questi giorni, e lo abbiamo ribadito ieri: sappiamo che c'è tanto lavoro davanti a noi e questo è chiaro a tutti quanti. Fanno appunto l'ingresso in società, Beppe Marotta e Gigi Del Neri, che da parte mia credo non abbiamo bisogno di tante presentazioni. Vorrei solo soffermarsi su un paio di elementi. Al Direttore non abbiamo riconosciuto solo la capacità di operare sul mercato, ma anche la capacità di creare circuiti virtuosi tra la società e lo spogliatoio sempre nel rispetto di un budget - perchè rimaniamo una società quotata in borsa -. Una parola vorrei spendere anche per Del Neri: a nostro giudizio è l'allenatore giusto. Un grande allenatore, con una grande carriera alle spalle, che sarà in grado di cogliere l'eredità della Juventus e di portarla là dove le compete. Un ultimo cenno di conclusione: siamo perfettamente consapevoli che il lavoro di organizzazione della società è un lavoro da svolgere in profondità. E questo verrà fatto nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Come si dice, abbiamo dei lavori in corso. A questo punto io vi ringrazio e passo la parola al nostro amministratore delegato Jean Claude Blanc".

JEAN CLAUDE BLANC: "Grazie Andrea, buongiorno a tutti. Voglio anche dare il benvenuto a Beppe Marotta e al mister. Con Beppe abbiamo concluso una conversazione iniziata praticamente un anno fa e quindi è un gran piacere che lui arrivi per rinforzare e prendere in carica tutta l'area sportiva della Juventus, con la sua professionalità, il suo background e tutto quello che può portare a noi come competenza. Lavoreremo con la massima collaborazione, insieme. Cercherò come sempre di far lavorare tutti i rami dell'azienda, insieme, per il bene della Juventus. Abbiamo davanti a noi tante sfide. Voglio cogliere questa occasione per ringraziare la struttura sportiva che è uscita dalla Juventus per il lavoro fatto. Mi sembra giusto farlo, come mi sembra giusto spendere una parola di qualità per mister Zaccheroni, che finirà il suo lavoro con la Juventus dopo al tournée in America. Ha fatto con il suo staff, direi il massimo. Ha fatto il suo, ha dato tutto; è andata come è andata, ma direi che è giusto riconoscere il lavoro fatto e dare un saluto per la qualità, l'anima e il cuore che ha messo nella missione che gli avevamo dato. Una missione complicata. C'è molto da fare. Abbiamo già iniziato in queste ore con Andrea e tutto lo staff e sono convinto che continueremo a portare avanti un'idea di Juventus molto forte. Quindi Beppe, ti faccio il primo assist prima del campionato...".

BEPPE MAROTTA: "Intanto un saluto a tutti voi e un ringraziamento al presidente e a Jean Claude per le belle parole che mi hanno riservato, alla società Juventus per la fiducia che mi ha accordato, in quello che per me è motivo di grande orgoglio: essere arrivato in una delle società più importanti del mondo. Quindi è chiaro che da oggi inizio una nuova avventura. Un'avventura a cui dedicherò la massima passione, la mia massima competenza e la massima professionalità. Professionalità che è sorta nell'ambito di questo mondo, un mondo che brucia un po' tutto velocemente, ma che è sorta partendo da ragazzo, quindi cercando di carpire quelle che sono state le nozioni di questa professione, accanto a professionisti più famosi di me che hanno sicuramente segnato la storia del calcio italiano. Mi appresto con molta umiltà a iniziare questo lavoro. Sicuramente ci sarà molto da fare, come ha detto poco fa il presidente e Jean Claude. La Juventus deve riposizionarsi su quello che è il blasone storico di una società tra le più importanti al mondo. Da parte mia sicuramente il contributo ci sarà e credo proprio che questa squadra - che non è la squadra che scende in campo e viene definita da tanti squadra invisibile - sia un elemento fondamentale, perchè si diceva e si dice ancora oggi nel calcio che la squadra che scende in campo è lo specchio della società, quindi più forte è la società, più forte è la squadra che scende in campo".

LUIGI DEL NERI: "Mi associo al Direttore. Buongiorno. Ringrazio appunto di questa opportunità che mi è stata data dalla società, a partire dal presidente Agnelli e dal dottor Blanc. E' chiaro che il mio impegno - con i miei collaboratori - sarà quello di dare una fisionomia giusta a questa squadra, che torni ad essere una squadra compatta, vogliosa di riuscire a ottenere risultati importanti. E' chiaro che ci attende un compito difficile e questo mi sembra abbastanza logico, però abbiamo tutte la voglia e tutte le energie giuste per poter dare il nostro contributo. E direi che questa è la base iniziale importante. Il massimo del nostro impegno, il massimo della nostra professionalità, la voglia di riuscire ad ottenere risultati importanti, se non tanto immediati, però di riuscire a creare una squadra che possa dare soddisfazioni ai tifosi. E soprattutto a far sì che questa chiamata sia quella giusta, nel senso che la società abbia direttamente puntato su un allenatore ed uno staff che hanno fatto bene quest'anno, l'anno scorso e nel passato, quindi noi speriamo di poter contribuire a far sì che loro ottengano quello che si aspettano da noi, cioè una Juventus vincente, non solamente sul campo, ma anche in altre situazioni".

ANDREA AGNELLI: "Grazie Del Neri. Adesso noi siamo qui. Se avete qualche domanda da farci, sicuramente, sia il direttore che Del Neri sono a vostra disposizione. Ma credo sia importante chiarire un paio di elementi. In questo momento entriamo per la prima volta come squadra, come specchio della società, qui a Vinovo. Quindi, una serie di domande che vanno a toccare calciomercato, piuttosto che ingressi o uscite, sono difficili da rispondere. Quindi se avete qualche domanda noi siamo qui per rispondere in questo momento".

Vorrei chiedere al presidente, a parte l'entusiasmo, cosa metterà di suo. E cosa avrà a disposizione il Cda e a Marotta da investire sul mercato. Se avete cifre astronomiche, cifre realistiche. Quali giocatori ci possiamo aspettare...
ANDREA AGNELLI: "Lei entra in un argomento che va subito a toccare quella che è la capacità finanziaria. Sono riflessioni che abbiamo già iniziato a fare e che porteremo avanti in questi giorni. Il direttore sa che abbiamo a disposizione delle risorse per far sì di dare una squadra che sia all'altezza della Juventus".

Si è parlato di una cifra di 80 milioni da investire. Ci può dare dei dettagli da questo punto di vista?
ANDREA AGNELLI: "Lascio rispondere al nostro amministratore delegato, che gestisce la società da più tempo. I piani della Juventus, tuttavia, non vengono discussi in questa sede, in quanto sono di esclusiva competenza dell'assemblea. Da questo punto di vista non si tratta di confermare o smentire certe cifre. Io vi ribadisco: stiamo parlando in questi giorni, sappiamo che abbiamo a disposizione i mezzi per creare una squadra che sia all'altezza della sua tradizione".
JEAN CLAUDE BLANC: "Solo per confermare che in questa sede abbiamo sempre detto che questo numero qui è un numero molto strategico per tutte le società di calcio, in questo momento forse anche di più per la Juventus. Quindi il numero giusto sarà conosciuto al 31 agosto, a fine mercato. Solo allora potremo commentare questo numero, per adesso è un numero strategico sul quale siamo al lavoro conil presidente e la struttura per definirlo in una maniera più precisa possibile".

ANDREA AGNELLI: "Se avete delle altre domande, vi pregherei di porgerle a Del Neri e al Direttore. Questi sono temi che affronteremo in un'altra sede. Grazie".

Beppe Marotta, nell'ambito del lavoro che ti aspetterà, pensi che di guardare soprattutto al mercato italiano o anche ancor più a quello internazionale? Dovendo ricostruire un gruppo solido, come pensi di operare?
BEPPE MAROTTA: "E' chiaro che previsioni di partenza non ce ne sono assolutamente. Anche io sono personalmente sono fautore del made in Italy, perchè abbiamo dimostrato nel corso di questi decenni che siamo competitivi in qualsiasi settore del calcio, dal punto di vista dei risultati di squadra, dal punto di vista dei risultati delle squadre Nazionali, e mi riferisco anche alle squadra giovanili, dal punto di vista degli allenatori, e quindi giustamente anche dei giocatori. E' evidente che l'approccio col giocatore italiano è molto più facile in termini di ambientamento e di relazione. Direi che questa è un po' l'indicazione che magari vogliamo tenere, però evidentemente non c'è nessuna preclusione se non andare giustamente a cercare i giocatori migliori".

Voglio chiedere a Del Neri se è emozionato. E poi se in 25 anni che allena questa è la sfida più difficile che si trova davanti.
LUIGI DEL NERI: "Quando si è chiamati a guidare la Juve si è anche un po' emozionati. Mi sembra sia una cosa logica. Emozionati, ma sicuri di quello che si deve fare, di quello che si va affrontare, di quello che poi ci aspetta in questo periodo. E' la sfida più importante della mia carriera come guida di una squadra di lignaggio mondiale, direi però che di altre sfide ne ho vinte. Penso sia un ulteriore sfida, un'ulteriore crescita. Guidare un club importante, avere delle sfide importanti e sapere che comunque guidi un club vincente. Da questo punto di vista cambia qualcosa nella prospettiva futura. Penso che ci sia il bisogno di creare una mentalità, che la Juventus ha sempre avuto negli anni. Penso di ricrearla. Una filosofia di gioco, una filosofia di mentalità, una via che permetta alla Juve di essere sempre se stessa, di non cambiare atteggiamento, di essere positiva. Questa è la mia idea futuristica. Una squadra importante. Metto a disposizione la mia esperienza, perchè anche nel mio piccolo ho tenuto risultati importanti mantenendo un equilibrio di positività verso la mia squadra. Secondo me una squadra deve avere una sua traccia, una sua filosofia e mantenerla nel tempo. Questo sarà il mio concetto di Juventus futura. Cioè darle un'identità giusta , che la mantenga, e migliorarla. Ma non in base agli avversari che vai ad affrontare".

Voi giustamente parlavate di riposizionamento della Juve, come merita. Però il tifoso ha grandi obiettivi e grandi sogni. Come ci si avvicina all'Inter? Come si fa a raggiungere chi sta davanti, se questa non rallenta un po?
BEPPE MAROTTA: "E' chiaro che bisogna sempre cercare di giocare per vincere. Questo è un aspetto fondamentale in ogni sport, particolarmente nel calcio. In questo ramo saprà dire meglio Del Neri, ma io credo che il gioco del calcio sia un prodotto congiunto, che al di là del proprio valore oggettivo vada a confrontarsi con quello che è il valore degli avversari. Quindi uno può fare tantissimi investimenti, ma se gli avversari hanno fatto ancora più investimenti evidentemente rischiano di essere più forti. Secondo me la forza non è solo una forza economica, ma è una forza anche di progettualità, una forza di società, un grande senso di appartenenza dei giocatori, quindi forte attaccamento alla maglia. E di conseguenza credo che queste siano armi strategiche forse più importanti dei soldi".

La mancata qualificazione in Champions ha creato inevitabilmente un danno economico. Volevo chiedere al presidente o all'amministratore delegato se avete pensato a come colmare questo gap. E poi se ci sono novità sulla sponsorizzazione della seconda maglia...
JEAN CLAUDE BLANC: "Sappiamo che la mancata qualificazione in Champions League, in termini di ricavi, farà mancare alla Juventus 25 milioni di euro circa. Ci sarà l'Europa League da giocare e ci saranno un po' di ricavi, anche se sono molti di meno, circa il 10 % di quello che ricava la Champions. Possiamo affrontare comunque queste situazioni perchè, 1) siamo la società che oggi ha più ricavi in Italia. In quattro anni abbiamo avuto dei ricavi che sono i più alti d'Italia. Siamo tra i club più ricchi del mondo in termini di ricavi. La Juve è tornato al posto numero 8. Poi non abbiamo debito. Poi la società è quotata in borsa e c'è trasparenza tale sui nostri numeri. La posizione finanziaria netta è positiva e penso che abbiamo dimostrato la capacità di affrontare i momenti difficili, quattro anni fa. Molto più difficili della mancata qualificazione alla Champions. Quindi troveremo le risorse interne, sia sul tema dei risparmi, su area non strategica dello sport, come siamo capaci di fare, perchè gestiamo questa società in maniera classica, come un'impresa, e quindi abbiamo la capacità di andare a risparmiare dove ci sarà bisogno di risparmiare. Poi sul fronte ricavi abbiamo tempo fino all'inizio del campionato, per la vendita della seconda maglia. Siamo al lavoro. Abbiamo fatto un primo accordo che riguarda due terzi delle partite. Abbiamo ancora un terzo delle partite con questa seconda maglia, sia a livello nazionale o internazionale da chiudere, e siamo a al lavoro per questo. Siamo fiduciosi che con l'ingresso di Andrea come presidente di dimostrare che la Juve ha ambizione, la Juve può essere una bella opportunità anche per società che vogliono, come tanti hanno fatto, dare fiducia ed essere presenti nel mondo del calcio anche in maniera diversa da altre società, con molta qualità. La seconda maglia rientra in questa linea e ho visto con piacere pochi giorni fa che il Milan ha seguito questa linea. La seconda è una bella opportunità per questo".

Presidente, siccome è Lei è prima di tutto un tifoso, e tifosi di solito sognano, ora che è diventato presidente dovrà abolire i sogni? E poi volevo chiederle se l'ha chiamata qualche presidente di Serie A per congratularsi, per un in bocca al lupo...
ANDREA AGNELLI: "Ogni persona in qualsiasi mestiere, in qualsiasi professione, in qualsiasi attività, se uno smette di sognare poi fa fatica a vivere bene. Quindi no, i sogni vanno coltivati. Tra i presidenti della Serie A mi hanno chiamato in tanti e mi ha fatto molto piacere perchè è un segno di stima e si affetto che ho molto apprezzato"

Anche Moratti?
ANDREA AGNELLI: "Il dottor Moratti assolutamente, siamo cresciuti assieme".

Presidente, le chiedo cosa pensa di Calciopoli 2 e soprattutto quale sarà l'atteggiamento della società nei confronti della giustizia sportiva e di altre iniziative...
ANDREA AGNELLI: "Come vi ho specificato prima e come ho detto l'altra volta, ci sarà il momento opportuno per andare ad affrontare anche questi temi qua, che sono sicuramente molto importanti. Oggi è la giornata del Direttore e la giornata di Del Neri e quindi siamo qui per presentarli e per accoglierli con tantissimo affetto. Grazie a tutti".