Azzurri d'assalto contro il Messico
Un salto nel futuro senza dimenticare il passato. La nuova Italia, quella cui si affiderà Lippi ai Mondiali, nasce ufficialmente alle 19.15 allo stadio Re Baldovino, ex Heysel, di Bruxelles. Il ct, dopo le numerose prove del ritiro di Sestriere, si affiderà al 4-2-3-1 che ha fatto la fortuna dell'Inter. Marchisio giostrerà nel tridente alle spalle della prima punta, ruolo per cui ci sono in ballottaggio Gilardino e Pazzini. In difesa gioca Bonucci.
Il count-down vero il Sudafrica può quindi cominciare. Con un'Italia votata all'attacco e il modulo dell'Inter del triplete nei piedi. Da qui all'esordio Mondiale, Lippi ha a disposizione due amichevoli - quella di stasera e poi quella con la Svizzera - e sembra aver intenzione di provare fino all'ultimo il 4-2-3-1. Dietro, con Bonucci centrale al fianco di Cannavaro, Zambrotta giocherà a sinistra nel ruolo che dovrebbe poi occupare Chiellini. Dall'altra parte, invece, il Maicon di turno sarà Maggio, cui il ct chiede una continua spinta sulla fascia.
Davanti alla difesa, De Rossi sarà l'uomo di rottura, mentre la regia sarà affidata ai piedi sapienti di Pirlo. Alle spalle dell'unica punta - Gila o Pazzini, come detto -, si muoverà il tridente formato da Iaquinta, Marchisio e Di Natale. Il che, tradotto, fa gente con grande corsa e dedita agli inserimenti in zona gol. Un modo, per dirla alla Lippi, per non lasciare mai troppo solo il centravanti aiutando, in fase difensiva, la squadra.
IL MESSICO SI NASCONDE
Se l'Italia sarà dunque già la "vera Italia", il Messico giocherà a nascondino. Jaiver Aguirre, ct dei nordamericani, ha infatti spiegato che non farà scendere in campo la squadra titolare. "Forse il mio portiere sarà titolare in Sudafrica, ma neppure questo è sicuro - ha chiarito -. Contro l'Italia a Bruxelles, non metterò in campo i miei undici giocatori di lusso". Contento lui...