Isner-Mahut sospesa sul 59-59 al quinto set
MILANO - Quindici pari. Trenta pari. Quaranta pari. Sono i punteggi classici del tennis. Ma se invece del numero dei punti si parla di quello dei giochi, si passa dalla routine all’incredibile. È quanto è successo sul campo 18 di Wimbledon, tra la testa di serie n. 18, l’americano John Isner (il giocatore più alto del circuito con i suoi 2,06 metri di statura), e il francese Nicolas Mahut, n. 148 del mondo. Entrati in campo alle 12.12, ne sono usciti dopo 10 ore. Senza che ci fosse un vincitore, visto che sul 59-59 la partita è stata sospesa per l'arrivo dell'oscurità.
I PRECEDENTI - Quasi doppiato il record del torneo: 5 ore e 12 minuti, quando nel 1969 il 41enne Pancho Gonzales eliminò Charlie Pasarell, di 16 anni più giovane, vincendo 22-24, 1-6, 16-14, 6-3, 11-9 (ma allora non esisteva il tie-break). E ampiamente battuto quello assoluto: il francese Santoro sconfisse il connazionale Clement (un popolo evidentemente tenace, quello transalpino) 6-4, 6-3, 6-7, 3-6, 16-14 al Roland Garros nel 2004, in 6 ore e 35 minuti. Ovviamente, l’elenco dei nuovi record battuti è infinito. Ne basti uno: il quinto set di questo incontro (durato 7 ore e 6 minuti) conta più game del totale di quelli giocati da Gonzales-Pasarell (112).