Monticiano, 10 luglio 1937.
In questo giorno viene alla luce un bimbo che per noi malati di Juve lascerà un segno indelebile, nel bene e nel male, nella storia di questa squadra. Non me ne voglia il buon Direttore Marotta, se oggi, nel giorno del 73° compleanno del grande Luciano uso la carica dirigenziale che aveva ai tempi delle grandi vittorie bianconere.
Per me, è rimasto il mio Direttore, che ha lasciato un segno indelebile positivo nella mia memoria. Il Direttore che dal 1994 al 2006 è riuscito a farmi gioire dei molti traguardi raggiunti, con dei ragazzi strepitosi che lui stesso ha portato a Torino. Ha fatto pure il miracolo, in coppia con il buon Marcello, di farci vincere un mondiale di calcio, prima di uscire di scena, dal mondo del calcio.
Sì, perché quella, a detta di molti tifosi, era considerata “l’ItalJuve”. Mi correggo, era considerata “lItalJuve” prima di partire per la Germania, perchè man mano che si avanzava e poi finiva come tutti sappiamo, è diventata la nazionale italiana di calcio. Così son buoni tutti …..
In conclusione, caro Direttore, volevo cogliere l’occasione di farle i miei migliori auguri di un buon compleanno e un buon rientro nel mondo del pallone.
Per quanto riguarda le sue vicissitudini giudiziarie, la voglio lasciare con una frase, che lei ben conosce da intenditore di corse equestri: “i cavalli si contano al palo”.
Grazie di tutto Luciano.
Firmato: “Un tifoso che non rinnegherà mai il piatto dove ha mangiato, e bene, per anni!”