STORARI 5.5 – Bucato a “freddo” da Pastore dopo che aveva chiuso lo specchio a Pinilla. Para il parabile prima che Ilicic trovi il fortunato tiro del giovedì per il 2-0. Colpevole, invece, sulla punizione di Bovo perché parte da troppo lontano e non arriva nemmeno a sfiorare la palla.
M.MOTTA 4 – Come al solito, dalla sua parte si passa comodi comodi. In più, rispetto alle prime partite da bianconero è molto più timido e non si vede mai nella metà campo del Palermo, almeno fino a quando lo 0-2 impone di spingere. “Sviene” in area a fine primo tempo e regala a Pastore l’uno contro uno su Storari, con palla che finisce sul palo. In serate come questa è addirittura nocivo.
GRYGERA 5 – Non ha un diretto avversario, poiché il centrocampo rosanero non è provvisto di ali pure. Tuttavia, ogni qual volta Pinilla si allarga nella sua zona sono dolori. Non spinge nemmeno lui e questo è sintomo di gravi difficoltà nell’assimilare il credo di Delneri.
BONUCCI 5 – Sale troppo tardi nell’azione dello 0-1 ed è perennemente in apnea. Colpevole come i colleghi di reparto nella caporetto difensiva bianconera: ogni volta che Pastore e compagni attaccano, davanti all'area juventina si balla il tango.
CHIELLINI 5 – Dorme sul gol del vantaggio dei rosanero e questa volta non fa valere le sue incredibili doti atletiche. Da leader difensivo non riesce a tenere abbastanza alta la difesa e così il Palermo fa più o meno ciò che crede.
KRASIC 6.5 – Le sue solite sgroppate sulla destra mettono in grande difficoltà Balzaretti. E’ già un punto di riferimento importante per i compagni. Fa tutto bene, dribbling, cross, scatti, tagli. Gli manca soltanto il gol.
MARCHISIO 5 – A marce decisamente più basse rispetto alle ultime uscite. Non riesce a prendere le misure sui centrocampisti avversari e Delneri lo riprende più volte perché non apre sugli esterni. Un filo meglio nel secondo tempo, ma ovviamente non può bastare. L’arbitro lo grazia nel finale risparmiandogli il secondo giallo.
FELIPE MELO 6 – Parte male, perdendo un paio di palloni pericolosi nelle zone nevralgiche del campo. Nella seconda frazione però sale di livello, servendo bene le ali e giocando massimo a due tocchi. E’ uno dei meno peggio.
PEPE 4.5 – In versione “pressapochista”: la corsa c’è, ma troppo spesso manca la precisione. Tanti, troppi traversoni finiscono direttamente tra le braccia di Sirigu o in fallo di fondo. La sua partita finisce al 45’.
IAQUINTA 6.5 - Dà profondità alla manovra e riferimenti in attacco. Si toglie anche la soddisfazione del gol, dopo che l’arbitro gliene aveva annullato un altro.
QUAGLIARELLA 5 – Vaga nella metà campo del Palermo non riuscendo mai a trovare la giusta collocazione. A volte prima, a volta seconda punta. Questa volta è un flop.
AMAURI 6 - Ci prova in tre circostanze di testa, ma la mira è sballata. In ultimo è Sirigu a dirgli di no.
DEL PIERO 6.5 – Nonostante i quasi 36 anni fa ancora la differenza. Suoi gli spunti più interessanti in uno scialbo primo tempo per la Juventus. Nella ripresa fa ammonire un paio di avversari e calcia altrettante punizioni, senza però lasciare il segno sul tabellino. Poi, Delneri lo toglie inspiegabilmente per far spazio ad Aquilani.
AQUILANI 4 - Purtroppo è un fantasma. Non pervenuto.
Mister DEL NERI 5 – Siamo alle solite: in casa questa squadra viaggia alla preoccupante media di 3 gol presi a partita. E se con Sampdoria e Lech erano almeno arrivati due pareggi, in questo caso si è incassata una severa lezione dal Palermo di Rossi. La difesa è impresentabile, servirebbe la bacchetta magica per invertire la rotta in tempo per la gara di domenica col Cagliari. Inspiegabile, poi, la sostituzione di Del Piero, migliore in campo.