L'annuncio di Lorenzo che rimane in Yamaha è addirittura liberatorio. La trattativa dell'anno era diventata addirittura un tormentone per lasciare, alla fine, esattamente tutto com'era. Lorenzo resta lì, per Rossi non è un sollievo, affatto. E' anzi un problema "sportivo" che si protrae e che rende più difficile il mestiere di pilota vincente. Per noi, uno spunto in più per il divertimento.
Detto questo assumono un peso enorme le parole espresse da Rossi, che nella prima conferenza stampa di Indianapolis ha tenuto a far sapere che la sua Yamaha e quella dello spagnolo sono uguali: "Lo erano prima e lo sono tutt'ora. Lo sono sempre state. Però è vero che questa moto l'ho sviluppata io e che purtroppo quando la metto a posto la metto a posto anche per lui, visto che i computer sono aperti e lo scambio di dati è totale. Il muro ha un valore simbolico per la tranquillità, ma tecnicamente non c'è nulla di segreto e di nascosto".
Il tutto mentre Jorge Lorenzo fa sentire la propria voce chiedendo di poterne avere di più nello sviluppo della M1, anche secondo le proprie esigenze, come fosse rafforzato dal potere che gli deriva dalla nuova firma con Yamaha per il 2010.
"Sarebbe stato anche interessante - dice ancora Rossi - vedere Lorenzo sulla Ducati. Per la rivalità, ma anche e soprattutto per capire se un pilota top che arriva dalla Yamaha è in grado di guidare una Ducati che sembra tanto difficile".
E' inevitabile a questo punto che le domande sulla Ducati finiscano per riguardare Valentino in persona. Sarebbe un sogno per molti vederlo sulla Ducati. "Lo capisco e credo che piacerebbe anche a me. Anzi sarei curiosissimo di provarla per capire come è fatta e credo che riuscirei a metterla a posto. Stoner ha un approccio molto diverso dal mio. E' bravissimo, va dentro e dà subito il gas a quattro mani. Io ci metto di più, più tempo, ma direi che sono molto più analitico. Gli ingegneri che hanno lavorato con me dicono tutti che riferisco bene le sensazioni e i dati che servono per migliorare e mettere a punto la moto".
Va bene, ma è immaginabile vedere a breve un Rossi su Ducati? Sarebbe una bella sfida. "Certamente, ma al di là della sfida non ci sarebbe altro. Io quando raccolsi la mia prima grande sfida, passando dalla Hrc alla Yamaha, avevo dei motivi validi per lasciare la Honda. Con la Yamaha invece sto benissimo e non c'è nulla che mi induca a pensare di cambiare", ha concluso Vale.
dillo vale, dillo!! le moto sono identiche... è il pilota ke fa la dfferenza!! infatti siamo a metà mondiale e sono già 50 i punti di vantaggio su lorenzo... VALE IMBATTIBILE