«Fra qualche settimana saprete ». Jean Claude Blanc ha bene in testa la sua agenda e quando fissa la presentazione del nuovo organigramma della “sua” Juventus, pensa alla prossima assemblea dei soci del 27 ottobre e al successivo Consiglio d’amministrazione, al quale sottoporrà la sua idea e, soprattutto, il suo candaudato al ruolo di direttore generale. Sembra chiaro, infatti, che dei tre ruoli coperti dal francese è quello che sarà assegnato a un’altra persona. Blanc rimarrà presidente esecutivo e amministratore delegato, plenipotenziario del club. Ruolo affidatogli in modo sempre più saldo da John Elkann.
IL MANAGER Tra due settimane, tuttavia, dovrebbe avere un altro importante collaboratore: un direttore generale scelto da lui e quindi di massima fiducia. Il nome più accreditato nelle ultime ore è stato quello Riccardo Colombini, top manager della Nike, fraterno amico di Blanc (conosciuto ai tempi in cui il presidente juventino si occupava di tennis) e possibile futuro responsabile dell’area business. Possibile, ma non ancora sicuro. Perché la candidatura resta in piedi, ma potrebbe non essere l’unica.
L’ESPERTO Di sicuro se un ingresso in società avverrà nelle prossime settimane non dovrebbe coinvolgere l’area sportiva. Non dovrebbe, cioè, trattarsi di un esperto di calcio o di un uomo che venga dal mondo del pallone. L’ingresso delle prossime settimane (sempre che ci sia) dovrebbe riguardare un manager. Per inserire un uomo di calcio nell’organigramma, Blanc può aspettare la fine della stagione. Per due ragioni: la prima è per verificare se c’è l’esigenza (potrebbe decidere che per l’area tecnica bastano lui e Secco, se l’annata andasse particolarmente bene), la seconda per aspettare la fine del Mondiale e la possibilità di richiamare Marcello Lippi, pronto a rientrare con un ruolo dirigenziale (c’è chi dice direttore tecnico, chi vicepresidente “alla Bettega”). Insomma, potrebbero essere più di un paio le settimane di attesa per conoscere il nome de dg.