Playoff europei: chi tifa per chi

Gli uomini mercato non "devono" giocare!

Martedì e mercoledì sera crolleranno gli altarini. Le squadre impegnate in quelli che l'Uefa considera "playoff" di Champions ed Europa League, dovranno stare molto attente a chi mandare in campo. Se uno tra i vari Mascherano, Ozil, Krasic, Pazzini, che sono al centro di trattative di mercato, giocherà, non potrà essere impiegato in Europa da altre società fino a febbraio. Ecco perchè i club interessati "tifano" contro.

Il regolamento dell'Uefa parla chiaro, in particolare ai commi 7 e 17 dell'articolo 18: se un giocatore disputa i playoff di Champions ed Europa League con una determinata squadra, non può giocare in Europa con altre società per tutta la stagione 2010/2011. Ma c'è una significativa eccezione: se a febbraio il giocatore ha cambiato maglia e la sua ex squadra è in una competizione europea differente, allora è iscrivibile alla lista europea della nuova squadra.

Per essere più chiari facciamo un esempio: Mascherano disputa i preliminari di Europa League con il Liverpool. L'Inter lo compra e fino a febbraio non lo può comunque utilizzare. Se però a febbraio l'Inter, come è nelle sue corde, è qualificata agli ottavi di Champions, competizione diversa dall'Europa League, può inserirlo nella lista e utilizzarlo. Se, invece, toccando ferro per tutti i tifosi nerazzurri, l'Inter dovesse arrivare terza nei gironi ed andare di conseguenza in Europa League, avendo il Liverpool giocato quella competizione, il club di Moratti non potrebbe utilizzarlo neanche dopo febbraio.

Quindi ecco che la Juventus, oltre a sperare che in cuor suo che i vari Krasic, Palombo, Pazzini, Jenas non giochino questi playoff, si augura che l'Anorthosis elimini il Cska dall'Europa League e che la Samp e il Tottenham si qualifichino per la Champions e ci restino a lungo. La Juve poi deve decidere se utilizzare o meno Diego: se il brasiliano gioca con lo Sturm, lo Schalke 04 (che gioca la Champions) toglierebbe definitivamente il suo nome dagli obiettivi.

Anche l'Inter tiene d'occhio Mascherano e Kuyt: se giocassero contro il Trabzonspor, i nerazzurri li considererebbero praticamente fuori mercato. Nessun problema, al contrario, per Forlan: la Supercoppa Europea contro l'Inter non rientra nella regola, non essendo considerato un playoff. Quindi l'uruguaiano non avrà nessun motivo per saltare il 27 a Montecarlo l'attesa finale, contro quella che potrebbe diventare la sua futura squadra.

In questi playoff sono tanti i nomi tenuti sotto osservazione. Per la Champions: Ozil (Werder-Samp) da Real e Barcellona, Dos Santos e Pavlyuchenko da mezza Europa, in Tottenham-Young Boys, Luis Fabiano (Siviglia-Sporting Braga) dal Marsiglia. Per l'Europa League: Milner (Aston Villa-Rapid Vienna) dal Manchester City, che a sua volta deve ben capire chi schierare contro il Timisoara, considerata la lunga lista di uomini in partenza. La stellina dell'Ajax Luis Suarez, invece, appare più tranquillo: nonostante il grande Mondiale con l'Uruguay non l'ha cercato nessuno in questa sessione di mercato. La sua presenza, per aiutare i lancieri di Amsterdam a sconfiggere la Dinamo Kiev, appare quindi fuori discussione.

Speriamo che Jenas non giochi il preliminare... Wink

alla mezz'ora del primo tempo...Young Boys - Tottenham 3 - 0... Shocked

Juventusiasmante87 ha scritto:: alla mezz'ora del primo tempo...Young Boys - Tottenham 3 - 0...

assurdo

Champions, Werder-Sampdoria 3-1 ...Di Pazzini al 90' il gol della speranza!

Batosta per la Sampdoria che, 18 anni dopo, riparte in Champions con una dolorosa sconfitta. Vince il Werder 3-1, al termine di una gara dominata per larghi tratti. I gol, tutti nella ripresa, portano la firma di Fritz al 51', che realizza con un splendido sinistro dalla distanza, di Frings su rigore al 67' (espulso Lucchini nella circostanza) e di Pizarro due minuti più tardi. Di Pazzini al 90' il gol della speranza blucerchiata.

LA PARTITA

Nel primo tempo, il Werder Brema fa capire a tutta Europa che, con o senza Özil, il suo centrocampo resta ugualmente incisivo: non è un caso se i migliori sono il capitano Frings, il giovane Bargfrede e, soprattutto, il quasi 24enne Hunt, che non dà punti di riferimento ai suoi avversari e che, proprio per questo, risulta il più pericoloso tra i tedeschi. Non deve suonar strano, dunque, che il migliore della Sampdoria corrisponda al nome di Gianluca Curci, chiamato in più di una circostanza ad intervenire sia su tiri dalla distanza, come quello di Borowski al 15' o quello di Bargfrede in chiusura di tempo, sia su conclusioni ravvicinate, firmate principalmente da Pizarro.

I blucerchiati, dal canto loro, avevano cercato di imprimere un buon ritmo alla gara nei primi minuti, coronando la loro pressione con il gol di Pazzini al 14', annullato correttamente per fuorigioco. Ma da quel momento, la squadra di Di Carlo è quasi scomparsa, favorendo l'ascesa del Werder e regalando grandi spazi, soprattutto sulla fascia presidiata (teoricamente) da Ziegler e Mannini. Dopo un minuto di recupero, finisce una prima frazione dominata per lunghi tratti dalla formazione di casa.

I secondi 45 minuti ricominciano da dove si erano interrotti i primi 46: la pressione del Werder non tarda a produrre i suoi frutti e, al 51', arriva il vantaggio della squadra di Brema. Il difensore Fritz converge dalla destra e fa partire dalla lunga distanza un sinistro meraviglioso, assolutamente imparabile per Curci: è il meritato 1-0, col rischio, un minuto dopo, di capitolare nuovamente. Per fortuna l'azione sfuma e la Samp si risveglia: rapido contropiede, guidato dal trio Cassano-Mannini-Pazzini. Quest'ultimo, dopo un rimpallo, si trova sulla punta del piede destro la palla per l'immediato pareggio, ma coglie un palo clamoroso.

Sembra un momento favorevole per i liguri, ma al 67' ecco la doccia gelata: fallo in area di Lucchini su Prödl, rigore e seconda ammonizione per il difensore doriano. La trasformazione del capitano Frings regala il 2-0 alla platea festante del Weserstadion. Soli due minuti e per la Samp è notte fonda: uno-due delizioso tra Pizarro ed Almeida, col primo che conclude, pressoché indisturbato, alle spalle di Curci. E' il 3-0. La gara sembra terminata con 20 minuti d'anticipo, ma la Samp ha un sussulto d'orgoglio al 90': cross di Stankevicius per la testa di Pazzini che insacca e regala ai suoi un piccolo lumicino di speranza in vista del ritorno.

Ok, la Samp è fuori

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