Conferma Inter, Palermo promosso, Roma da rivedere!
Il weekend che ha visto in campo Juventus, Inter, Milan e Roma, oltre ad altre 10 formazioni del massimo campionato, ha di fatto chiuso la lunga pre-season della Serie A, cominciata l'11 luglio col primo test "montanaro" della Juventus, prima squadra a riprendere i lavori in vista della scorsa stagioni. Diversi livelli di test, diverse preparazioni, diverse problematiche negli allestimenti di organici ritoccati in entrata e in uscita dalle parallele vicende del mercato: noi proviamo a tirare le somme del calcio d'estate assegnando le pagelle del caso: poche le squadre già in palla, molti gli allenatori chiamati a ritocchi o a estremi rimedi nell'ultima settimana di lavoro prima del fischio d'inizio del torneo.
Palermo 7,5 Bene, bravi, bis: la festa del gol in Europa League col Maribor è il botto finale di un precampionato che, nonostante una scivolata con l'Eintracht Francoforte, ci consegna una formazione dall'alto tasso di spettacolarità. I tre davanti (Maccarone, Hernandez, il fenomeno prossimo futuro Pastore) vanno che è una meraviglia e il particolare è che dietro a loro scalpita tale Fabrizio Miccoli in compagnia di Pinilla. Un solo neo: manca ancora il degno erede di Kjaer. Ma se Munoz riesce a riempire la casella, l'architetto Delio Rossi e i suoi decoratori possono allestire un palazzo da sogno.
Inter 7 Il guado insidioso tra Mourinho e Benitez sta venendo superato con scioltezza, alla maniera dell'Inter: vale a dire vincendo. Dopo una buona tournée americana (unico ko col Panathinaikos), l'Inter ha cominciato a ingranare giungendo a cottura nel momento in cui c'era da alzare la prima coppa. La prova con la Roma, sia chiaro, ha riservato anche qualche topica: che nasce, però, perché Don Rafa sta provando a cercare maggiormente il gioco rispetto alla precedente gestione. Tra le molte armi a disposizione della portaerei nerazzurra, è stata rispolverata quella che risponde al nome di Samuel Eto'o, a cui viene chiesto di tornare a fare il bomber: hai detto niente...
Juventus 6,5 Il laboratorio Delneri, per ora, non ha fatto pasticci con le provette. A dispetto dei molti innesti in difesa e a centrocampo, la squadra è diligente nell'ottemperare al credo tecnico del mister. Buone notizie sono venute da diversi degli esterni (Motta, Lanzafame, Pepe), dal ritrovato Amauri (non è un fenomeno: ma se arriva qualche cross...) e da Diego, già recuperato alla causa anche se la strada da percorrere perché diventi decisivo.
Milan 6 Voto apparentemente generoso per una squadra che, a conti fatti, non ha mai vinto una partita al 45' o al 90'. Ma del nuovo Milan non dispiace la volontà della squadra di seguire Allegri, che ha già registrato la difesa (bene Papastathopoulos), ha cercato di proporre, compatibilmente con le carte di identità, un centrocampo più reattivo e ha dato fiducia a giovani che potrebbero venire buoni per allungare la coperta, ancora corta, della panchina rossonera. I problemi sono davanti: in attesa del miglior Ronaldinho e della continuità fisica di Pato (pronti via, nuovo infortunio), il Milan tira e segna col contagocce
Genoa 6 La squadra più "terremotata" (in positivo, sia chiaro) della Serie A, è marciata tranquilla a suon di gol e prestazioni divertenti fino a domenica sera, quando una squadra estera di livello equivalente (il Panathinaikos) l'ha regolata senza sconti. Una squadra cambiata per sette/otto undicesimi ha bisogno di tempo e l'ha ribadito anche Gasperini: però la sensazione è che serva un'ultima "scossa" in difesa: invece si parla della cessione di Bocchetti...
Napoli 6 Luci e ombre nel cammino di Mazzarri, alle prese con il dilemma Cavani: le prove di tridente con Hamsik alle spalle, a dire la verità, non hanno dato grandi esiti. La squadra, però, continua sul binario dell'anno scorso fatto di dinamismo, gioco palla a terra, ricerca della manovra: buona, nel precampionato, la prova offerta col Wolfsburg. Per ora tutto tranquillo, ma serve il salto di qualità, soprattutto a centrocampo.
Lazio 6 L'immagine del pre-season laziale è quella del "vernissage" all'Olimpico, malamente perso contro il Racing Santander tra i fischi del pubblico. Ma la squadra è potenzialmente valida e va solo dato il tempo a Reja di darle la quadra: col Deportivo si sono già visti progressi che non possono prescindere dall'inserimento di Hernanes. Il tempo è dalla parte dei biancocelesti
Fiorentina 5 Il grave infortunio di Jovetic ha indubbiamente condizionato gli originali piani di Mihajlovic, che ora sta cercando di riverniciare immediatamente la facciata della sua Fiorentina. Ma i guai sono nel reparto centrale, dove Montolivo e D'Agostino ancora non ingranano. Lo stesso Sinisa ha ammesso che non ha ancora trasmesso ai suoi nuovi adepti la personalità, la grinta. E in avanti chi darà i palloni buoni a Gilardino?
Roma 5 Al di là della prova di Supercoppa, c'è un ruolo di anti-Inter che scricchiola: la difesa, senza la "garra" di Burdisso (arriverà, finalmente?), è andata peggiorando, Adriano è già scomparso dai radar e in generale la squadra ha mostrato problemi di condizioni che, alla vigilia dello start, non dovrebbero essere così evidenti. Ranieri è nervoso, e si capisce perché.
Sampdoria 5 Il crollo di Brema era stato anticipato in qualche modo dalle precedenti amichevoli, quelle sostenute e perse con Porto, Espanyol, Colonia. Preoccupano due cose: il feeling della squadra, che sostanzialmente è la stessa che ha fatto il miracolo Champions l'anno scorso, e l'apatia di Cassano, partito bene nei primi test e poi progressivamente arrugginito. Il ritorno col Werder appare decisivo, soprattutto da un punto di vista psicologico, per l'approccio a un campionato che, in questo momento, pare non potere regalare le gioie di pochi mesi fa.
LE ALTRE:
Il Parma (5,5), a dispetto delle ambizioni, sta viaggiando ancora zoppo: manca qualcosa in avanti, gli schemi di Marino non sono ancora stati digeriti. E' particolarmente piaciuta l'Udinese (6,5), che trova già con buona facilità la via del gol: Guidolin dovrebbe evitare gli spasmi dello scorso anno. Bene anche il Chievo (7), che ha tenuto nei confronti diretti con consorelle di A e ha già una sua fisionomia. Ha scricchiolato il Bologna (5,5), ma l'alibi per Colomba è quello dei molti infortuni che hanno complicato i test rossoblu. Il Cagliari (6), smaltiti i "lividi" della burrascosa sfida col Bastia (copertina delle amichevoli-rissa dell'estate), è andato a corrente alternata: l'ultimo giro col Betis ha sollevato qualche perplessità. Ma ora è tornato Acquafresca. Il Bari (6,5) rimane allineato e coperto cercando di inserire i nuovi nei meccanismi quasi perfetti dell'anno scorso: bene la difesa anche senza Ranocchia e Bonucci. Il Lecce (6) ha sbattuto solo col Valencia, squadra troppo superiore, e sembra avere una condizione buona per partire forte. Discorso analogo per il Catania (6) di Giampaolo, bene in attacco, qualcosa da registrare nei meccanismi difensivi. Il Brescia (6,5) ha sempre trovato la via del gol, e se si pensa che ora si aggiunge anche Eder, Iachini può sognare. Meno roseo l'abbrivio alla Serie A del Cesena (5,5), che, nonostante un gruppo di opponenti non impossibili, ha mostrato problemi nella manovra e nella prolificità offensiva.