E' cominciata alle 12.22 l'avventura di Valentino Rossi in sella alla Ducati. Il pesarese è entrato in pista circondato da un'attesa spasmodica per i primi giri in sella alla Desmosedici nella giornata d'apertura dei test della MotoGP a Valencia. Rossi ha percorso subito diverse tornate a buon ritmo, limando decimi su decimi. Alla fine ha chiuso decimo col tempo di 1'33"882 e 56 giri. Davanti a tutti Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'32"012.
I giornalisti nell'hospitality Marlboro sembrano un plotone di esecuzione. Al muro c'è Filippo Preziosi, l'ingegnere che ha creato la Ducati Desmosedici, il motociclista appassionato che oggi l'ha affidata nelle mani di Valentino Rossi. È stanco Preziosi, stanco ma felice e già proiettato a domani, quando il lavoro con il 46 ricomincerà da dove è stato abbandonato. È a Preziosi che tutti chiedono quali siano state le prime parole di Valentino (embargato dalla Yamaha a rilasciare interviste sulla Ducati fino al 31 dicembre) dopo il test sulla Desmosedici.
"Ha un bel motore - dice Preziosi - ha detto che ha un bel motore. E poi ho ritrovato nel suo modo di analizzare le cose dopo un pugno di giri esattamente le stesse cose che mi avevano detto di lui tutti quelli che ci hanno lavorato. Una capacità analitica incredibile. Ha raccolto e snocciolato una quantità di dati impressionante. Ha indicato i punti di forza, che paradossalmente ci interessano meno e i punti di debolezza della nostra moto che sono invece quelli sui quali dobbiamo lavorare".
Prima di continuare a parlare di Rossi, un giornalista inglese chiede a Preziosi se gli sia mancato Stoner o se ci abbia pensato: "Stoner come sapete mi piace molto, ma sfortunatamente non è più il mio pilota e quindi diventa il primo dei nostri avversari".
Sorpreso del suo secondo tempo?
"Un pochino, nel senso che me lo aspettavo primo. Lo avevo pronosticato"
La giornata Filippo...
"È stata emozionante. Anzi, dovessi scegliere il momento più emozionante tra quello in cui è salito sulla moto, quello in cui girava e quello in cui è sceso, scelgo l'ultimo: quegli attimi interminabili aspettando che dicesse qualcosa sulla moto. Poi, passata l'emozione ritorni ingegnere e ti concentri sul lavoro".
Cosa ti aspettavi?
"Una maggiore attenzione ai punti deboli. Quello che fanno tutti i piloti. Invece Rossi ha una capacità di analizzare a 360 gradi e per ogni problema ti prospetta la soluzione e sottolinea anche le cose positive, che è molto importante. Aiuta moltissimo. Le cose più importanti sono certamente quelle negative. Se il quadro prospettato da Rossi fosse stato tutto positivo ma poi ci becchiamo un secondo e otto vuol dire che c'è qualcosa che non va. Invece no, sappiamo cosa fare per andargli dietro"
Se il test finissse oggi saresti preoccupato di dover rifare la moto o soltanto di cercare regolazioni adatte e piccole correzioni.
"La seconda! La cosa più importante che è emersa oggi è stata proprio questa. Per Rossi la nostra moto risponde perfettamente alle regolazioni che vengono fatte. È una moto... normale! Questo è ciò che fuga qualche dubbio che voi avete avuto in passato e che avevo anch'io ed era legittimo".
Ieri si diceva che il lavoro richiesto a Vale non era fondamentale che si riferisse al cronometro...
"È vero, il lavoro che gli abbiamo chiesto di fare non è l'ideale se si cercano i tempi. Poi non è che siamo andati a 1.8 da Lorenzo per scelta, saremmo stati più contenti tutti di poter andare più forte, ma non abbiamo affatto lavorato come se la classifica di questa sera fosse quella del prossimo campionato del mondo. Pensiamo che in questa fase non serva. Domattina si riprende, con mosse che riguardano il setup e con la comparazione tra i due motori, bigbang e screamer, per arrivare a decidere domani sera quale utilizzare in futuro".