Manninger 6 - Il portiere austriaco non è piazzato benissimo sul gol dei polacchi ma si riscatta con un paio di interventi degni di nota. Per il resto della serata non fa altro che prendere freddo.
Camilleri 6 - Certo non la serata migliore per debuttare per il giovane ragazzo siciliano. Dopo qualche piccola incertezza all'inizio, il giovane Enzo, con il passare dei minuti acquista sicurezza e ad inizio ripresa con un paio di diagonali salva la Juventus dal raddoppio dei polacchi. Positivo.
Bonucci 5,5 - Non una gran serata quella di Bonucci che per tutta la partita prova a trovare gli attaccanti con dei lanci lunghi, ma sempre senza fortuna e precisione. In fase difensiva sbaglia poco ma è anche vero, che soprattutto nella ripresa, i polacchi combinano veramente poco.
Chiellini 5,5 - Partita da incubo per il difensore della nazionale. Si fa anticipare sull'angolo che porta al gol dei polacchi, sbaglia tanti tocchi facili e alcune sue incertezze mettono in porta gli avversari, che fortunatamente mancano il bersaglio. Serata storta.
Traorè 6 - Arriva il debutto da titolare per il terzino francese di proprietà dell'Arsenal, dopo la mezz'ora giocata in campionato contro la Roma. La prestazione è sufficiente, in fase di copertura compie un lavoro ordinato e senza sbavature, in avanti, invece, spinge troppo poco per le sue caratteristiche. Il campo certamente non lo aiuta ma lui è comunque un pò troppo timido.
Krasic 6,5 - Il migliore in campo nel gelo di Poznan. Sulla fascia destra, come al solito, fa quello che vuole. Corre per tutta la partita e da lui nascono tutte le situazioni pericolose create dalla Juve. Realizza anche l'assist per il gol del pareggio di Iaquinta. Instancabile.
Marchisio 6 - Il principino bianconero torna in mezzo al campo ma non è Aquilani e si vede. Marchisio è estremamente duttile ma non è un regista classico, si sbatte per la squadra, recupera tanti palloni e non demorde mai, ma non riesce a dare quelle geometrie che in una serata del genere aiuterebbero non poco.
Sissoko 5 - Orrenda la partita del maliano. In mezzo alla bufera è estremamente in difficoltà, corre a vuoto, sbaglia moltissimi passaggi e non riesce a contribuire alla causa neanche in fase di contenimento. Esce nella ripresa per lasciare il posto a Felipe Melo.
Felipe Melo n.g. - Ha giocato troppo poco.
Pepe 5 - Protagonista contro la Fiorentina, invisibile contro il Lech. Nel giro di pochi giorni c'è da ribaltare i giudizi. Stasera Pepe combina poco e non è quasi mai nel vivo della manovra, prova qualche sgroppata delle sue ma non riesce mai ad incidere. Anche lui esce nella ripresa.
Lanzafame 5,5 - Prende il posto di Pepe per cercare un pò più di spinta ma anche Lanzafame incide poco. Le condizioni del campo, soprattutto nel finale sono inguardabili, ma lui combina poco e si isola troppo, senza mai rendersi pericoloso.
Del Piero 5,5 - Una prestazione opaca per il capitano. Non riesce mai a sfruttare le sue giocate, il campo lo rallenta molto e spesso tiene troppo il pallone, quando sarebbe decisamente saggio smistarlo sull'esterno. Anche sui calci piazzati ha la tendenza ad essere troppo morbido e poco preciso.
Iaquinta 6 - Fino all'84' è anche lui molto poco presente, gli arrivano pochi palloni giocabili e quei pochi che arrivano non riesce a controllarli in modo adeguato. Nel finale si fa trovare pronto sull'assist di Krasic e sigla la rete del pareggio, riscattando così una prestazione opaca.
Libertazzi 5,5 - Entra nel finale per provare il tutto per tutto, ha una palla d'oro per trovare il gol vittoria ma colpisce troppo piano e spreca. Speriamo che per il bomber della primavera arrivino partite migliori. Certamente le responsabilità della mancata qualificazione non ricadono su di lui, visto che la squadra avrebbe dovuto pensarci prima.
Mister Del Neri 6 - La squadra ha subito un goal che non dovremmo mai subire, ha lottato fino alla fine, ha prodotto 4-5 occasioni per vincere largamente. La partita è stata giocata in un campo che dopo il primo tempo stava diventando sempre più impraticabile. I giocatori hanno fatto bene a cercare il risultato cercando di non infortunarsi: su quel campo e in quelle condizioni ogni intervento appena fuori dell'ordinario poteva portare infortuni gravi. Concludo dicendo che il carattere serve, che il carattere è importante per rendere la squadra consapevole della propria forza, ma la precisione, la verticalizzazione rapida della manovra e la concretizzazione delle occasione deve diventare parte del suo Dna. Concludo dicendo che il partecipare e basta non è e non deve mai essere presente in una giocatore della Juventus!