STORARI 5,5 – Non sceglie bene il tempo sull’uscita che poi porterà all’1-1 della Lazio. Risponde presente invece sulla conclusione di Zarate a 5’ dalla fine, bloccando il pallone in presa bassa. Per il resto è ordinaria amministrazione.
SORENSEN 6,5 – Sempre solido nelle chiusure, non dimostra minimamente l’età che ha (18 anni appena compiuti). Deve marcare un brevilineo come Zarate, che qualche volta lo lascia fermo sullo scatto. Si rifà quando c’è da mettere il fisico. Poco propositivo in avanti, ma quello non è il suo pane quotidiano. Lo ripetiamo: deve giocare sempre titolare.
BONUCCI 6 – Tiene in gioco Zarate in occasione della concitata azione dell’1-1, una sua incertezza subito dopo regala a Floccari la possibilità di segnare il 2-1. A parte questo pesante black out, non sbaglia nulla.
CHIELLINI 7 – La sua testata sblocca subito il risultato. Sempre perfetto nelle chiusure, gioca sia di fisico che di anticipo e ha quasi sempre ragione lui. E’ l’anima coriacea e pugnace della Juventus.
GROSSO 6 – Lucido dietro, forse un po’ troppo spesso anticipato, si fa trovare in attacco mettendo in area qualche cross interessante.
KRASIC 7,5 – Inizia benissimo con un paio di accelerazioni sulla destra che fanno tremare Cavanda. Il suo lob nel primo tempo avrebbe potuto avere maggiore fortuna. Il terzino laziale alla lunga gli prende le misure, ma quando tutti rallentano lui innesta la settima, manco fosse una formula 1, che gli fa letteralmente prendere il volo nel finale fino ad arrivare a realizzare - in concomitanza con Muslera - il 2-1 fondamentale per il campionato juventino.
AQUILANI 6,5 – Sfortunato in occasione della punizione che, deviata, bacia la parte superiore della traversa. Ci prova più spesso di altre volte, ma prima la mira e poi Muslera dicono sempre no. Affaticato nel finale, esce per non rischiare il peggio.
SISSOKO 6,5 - il tracciante di destro con cui accende la miccia della stella cometa Krasic in occasione del 2-1 è una perla che da sola vale il prezzo del biglietto.
FELIPE MELO 6,5 – Efficace, ma poco ordinato rispetto alle ultime uscite. La Lazio si chiude bene e in mezzo è difficile fare legna. Ha però un pregio, quello di disinnescare lo spauracchio Hernanes. Giusto il giallo per il fallo su Zarate.
MARCHISIO 5,5 – Arrugginito dal turno di squalifica, mancano i suoi inserimenti in avanti. Si vede che non è al meglio e infatti a metà ripresa esce per una problema al polpaccio sinistro.
PEPE 6,5 - Si presenta con un missile che Muslera respinge a fatica di pugno. Il portiere ha la meglio anche all’81', quando il sinistro del bianconero è troppo debole.Quantità e qualità, in questo momento si fa fatica a tenerlo fuori.
QUAGLIARELLA 6 – Potrebbe festeggiare il 9° gol in campionato al 10’, ma su strepitosa assistenza di Krasic non riesce a inquadrare la porta. Più dentro alle azioni offensive rispetto a Iaquinta, a fine primo tempo gli viene murato il destro del sicuro 2-1 da Biava. Mobile e propositivo, prende tanti falli ma stavolta gli manca la zampata vincente.
DEL PIERO 6,5 - Delneri lo mette dentro per cercare più uno-due a palla bassa. La sua tecnica produce una bella combinazione con Iaquinta, Muslera poi gli nega la gioia del 2-1 respingendo sulla linea una sua punizione diabolica. Anche a 36 anni fa la differenza.
IAQUINTA 5,5 – Si dà molto da fare in attacco, facendo a sportellate con i difensori laziali. Il lavoro però è tanto e così facendo non arriva sempre lucido alla conclusione.
Mister Del Neri 7 – Il suo urlo di gioia dopo il gol di Krasic ricorda vagamente quello di Konan il Barbaro. La vittoria è strameritata, per portare a casa i tre punti le ha provate tutte e alla fine ha avuto ragione lui: i tre cambi fatti sono fondamentali per il risultato finale. Questa vittoria vale oro, da qui si può davvero iniziare a costruire qualcosa di solido per il futuro.