Buffon n.g. - Gesto istintivo su Di Michele in occasione dell'espulsione. E' l'agnello sacrificale di questa domenica immolato sull'altare del fuorigioco e degli errori difensivi. Esce incavolandosi con tutti e ha perfettamente ragione.
Storari 5 - Buone parate, un rinvio brutto poteva portare al terzo goal.
Sorensen 4 - Perfetto contro Eto'o, balbettante contro Mesbah e Di Michele. Prestazione incolore in una difesa disastrosa.
Barzagli 4 - Uno dei protagonisti negativi della giornata. Prestazione indecorosa in una difesa disastrosa.
Bonucci 4 - Semplicente fastidioso. Sufficiente e presuntuoso per ogni minuto disputato. Ero convinto che il pezzo migliore dei due gemelli della difesa barese fosse Ranocchia, speravo di sbagliarmi, temo che avevo visto giusto. Con un centrale, tipo Cannavaro prima maniera, la sua qualità sarebbe sicuramente cresciuta, ma Ranocchia resta di altra stoffa.
Chiellini 4 - Prova a metterci agonismo e rabbia, ma diventa nervoso. Chiellini è ormai un centrale e non può fare il terzino se non per motivi particolari.
Krasic n.g. - Dieci minuti una sola discesa, non giudicabile la sua prestazione.
Felipe Melo 4 - Lento, macchinoso, impreciso.
Aquilani 5 - Tanti contrasti vinti, buone chiusure difensive ma un tiro in porta clamorosamente ciccato e poco apporto alle punte.
Marchisio 5 - Solo per il fattore corsa, ma prestazione da dimenticare.
Toni 4 - Prestazione sfilacciata, mai tenuto la palla davanti, mai una giocata degna di tale nome. Paracarro.
Matri 5 - Partita difficile, la sua. Costretto a giostrare lontano dall'area nel primo tempo, nella ripresa è poco servito dai compagni.
Iaquinta 3 - Non ha visto mai la palla, non ha fatto una giocata, si è notato solo per aver fatto alcuni falli. Lontano parente di un giocatore di calcio.
Del Piero 5,5 - Solo per il carattere "vecchia maniera". Predicare a 36 anni in un deserto resta sicuramente una missione difficile, praticamente impossibile.
Mister Del Neri 3 - A fine partita è lucido e sconsolato. Analisi perfetta la sua, peccato che il responsabile della squadra sia lui. Sceglie di rinunciare a Krasic per tenere impegnata la difesa leccese, ma non cambia la tattica iniziale continuando e insistendo nella tattica iniziale del fuorigioco.