Un suicidio calcistico. Così potremmo riassumere il match che la Juve ha disputato oggi contro il Catania. La squadra di Del Neri fallisce ancora una volta l'appuntamento con la vittoria decisiva per puntare al quarto posto, e , in vantaggio di due gol a fine primo tempo, si fa rimontare clamorosamente da un Catania che vede più vicina la salvezza. La Juve si schiera con un canonico 4-4-2, con Marchisio e Krasic sulle fasce a centrocampo e Del Piero e Matri in avanti, mentre nel Catania è Maxi Lopez l'unica punta, supportato dal trio di trequartisti formato da Gomez, Ricchiuti ed Izco. La prima occasione del match arriva al 6', e porta la firma di Marchisio, che prova a trafiggere Andujar sul primo palo, ma senza successo, dal momento che il portiere del Catania riesce a deviare il pallone in corner. La Juve attacca e mantiene il pallino del gioco, ma riesce a passare solo al 18', grazie a un calcio di rigore concesso dall'arbitro per fallo di mano di Alvarez sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Del Piero: dal dischetto si presenta lo stesso capitano, che spiazza il portiere argentino del Catania per l'1-0. Al 38', dopo una fase di match in cui la Juve ha agevolmente controllato il risultato, arriva il 2-0: Krasic mette in mezzo dalla destra per Del Piero, che beneficia di un mancato intervento di Capuano, e con il petto riesce un po' fortunosamente a mettere in rete. Doppietta per il numero 10 bianconero e sconforto per il Catania, che però va vicinissimo a riaprire il match al 39' con Gomez, che va alla conclusione, trovando la traversa a Buffon battuto. La Juve potrebbe però chiudere definitivamente la partita due minuti dopo, ancora con Alex Del Piero, che va al tiro, ma si vede deviare la conclusione da Andujar. Il primo tempo si conclude sul 2-0 per la Juve. Il secondo tempo vede i due tecnici apportare subito qualche modifica nelle rispettive formazioni: nella Juve entra Sorensen al posto di Motta, mentre il Catania sostituisce Izco con Bergessio, aumentando quindi il peso specifico in attacco. Dopo un buon inizio del Catania, è la Juve ad avere un'occasione al 52' con Grosso, che dopo un'ottima azione di contropiede va al tiro, trovando la parata di Andujar. Al 54' Juve vicina al terzo gol, ancora grazie a Del Piero, che con un grande colpo di tacco smarca Matri, che però non riesce a superare il portiere del Catania. Gli etnei, poco pericolosi nell'arco del match, hanno una buona occasione al 65' con Bergessio, che va al colpo di testa, ma Buffon, ben appostato, riesce a parare. Al 67' Matri lascia il posto a Luca Toni, e un minuto dopo il Catania ha ben 2 occasioni per andare sul 2-1: prima è Gomez a trovare la respinta di Buffon, poi è Spolli a calciare fuori sul rimpallo. Al 75' standing ovation dello stadio Olimpico di Torino per Alex Del Piero, che lascia il posto a Simone Pepe. Il Catania continua a spingere, anche se la Juve va vicina al 77' con Toni, che, su assist di Krasic, va a spizzare, trovando il miracolo di Andujar, che vola e sventa il pericolo. Al 79' il Catania riapre i giochi, trovando il 2-1 con il "Papu" Gomez, che trova il gol su un assist proveniente dalla sinistra. La Juve prova subito a reagire, ma all'82' non riesce a portarsi sul 3-1 in seguito a un'azione di contropiede 4 contro 1, dal momento che Capuano riesce a spezzare l'azione bianconera. Il finale di match vede il Catania attaccare e la Juventus partire con dei come quellocontropiede molto pericolosi, come quello orchestrato da Felipe Melo all'88', e mal finalizzato da Krasic, che tira sul fondo sul cross del brasiliano. In pieno recupero arriva l'impensabile beffa: Al 93' Lodi trova il gol del 2-2 su punizione, in seguito a un fallo di Felipe Melo su Gomez, e il match finisce qui. I bianconeri non riescono dunque a vincere una partita che, alla luce dei risultati di oggi, poteva consentire alla squadra di pensare ancora alla qualificazione alla prossima Champions League. Il match con la Lazio, in programma la prossima giornata di campionato, avrà adesso tutt'altro significato.