Il brasiliano fa ancora i capricci e il Wolfsburg lo mette sul mercato!
E' tutto finito. Terminata la storia di un amore, mai nato, tra il Wolfsburg e Diego. Il club tedesco non sopporta più i capricci dell'ex Juve e lo ha messo sul mercato. L'ultimo risale a sabato quando, saputo di non essere titolare, ha disertato la sfida salvezza con l'Hoffenheim. Il brasiliano poi si è presentato la domenica all'allenamento senza chiedere scusa ai compagni e successivamente è volato in Brasile. Botafogo e Liverpool studiano l'affare.
Alla Volkswagen, proprietà del club, non lo vogliono più vedere. L'allenatore Magath, che prima di tutto vuole disciplina dai suoi ragazzi, ha dato l'ok per la cessione.
'Liberarsi' di Diego, però, non è una missione semplicissima per il Wolfsburg. Il primo problema riguardo l'ingaggio del 26enne brasiliano: 6 milioni di euro annui che riducono notevolmente la cerchia delle pretendenti. Il secondo intoppo riguarda, invece, la volontà del club di ricavare almeno 9-10 milioni di euro per il cartellino a fronte dei 15 spesi nell'estate 2010 per prelevarlo dalla Juventus. Il Wolfsburg ha già provato a piazzarlo al Werder Brema, squadra in cui è esploso Diego, ma ha ricevuto un due di picche. Il ds del Werder, Allofs, ha fatto sapere: "Non possiamo premiare un giocatore per un comportamento simile".
In corsa ci sono, secondo fonti tedesche e brasiliane, Liverpool e Botafogo. Se per i Reds si parla solo di un interesse, discorso contrario per i bianconeri che avrebbero già formalizzato un'offerta.
Intanto il club tedesco non è solo intenzionato a cedere il giocatore, ma anche a punirlo con una multa. Per questo il Wolfsburg si è rivolto a Fifa e Uefa per stabilire legalmente il massimo della sanzione possibile. Non si tratterebbe del primo provvedimento preso nei confronti del giocatore in stagione. Diego è già stato punito per aver schiaffeggiato un compagno con una giornata di sospensione e poi multato per aver sbagliato un rigore sostituendosi al tiratore scelto Helmes.
Proprio un anno da dimenticare per Diego che da quando è approdato alla Juventus è entrato nella fase calante della sua carriera. Con la maglia dei Maggioloni verdi si è distinto, più per le bravate che per le prodezze in campo (30 presenze e 6 gol).