Alla Juve sta per scoppiare la rivoluzione: "Se cambia il modulo, cambierà la squadra", l'annuncio di Alessio Secco, intervistato in esclusiva da Tuttosport. Il direttore sportivo bianconero illustra anche le strategie di mercato, anticipando chi resta, chi potrebbe partire e i nomi per il futuro. Pronti, via: il giovane dirigente torinese viene subito interrogato sui possibili obiettivi:
Si parte dal difensore del Bari, Andrea Ranocchia, accostato ai bianconeri: "E' un buon giocatore. Giovane, potente, in piena fase di crescita, però ha appena una decina di partite in Serie A. Lo stiamo seguendo come seguiamo altri giovani. Ora siamo in fase di scouting, non c'è nessuna fretta".
Piace anche la spalla di Ranocchia al Bari, il duro Bonucci: "Difensore molto promettente, vedremo", spiega Secco.
Il direttore sportivo bianconero ammette che qualora la Juventus decidesse di trattare giocatori di proprietà del Genoa (vedi Ranocchia, ma anche Bonucci), "magari un piccolo vantaggio ci sarà". Sì, perchè a Genova ci sono Palladino e Criscito, anche se Secco non esclude per loro un futuro bianconero: Stiamo valutando, non è detto che non rientrino alla base".
Ieri si è parlato di un interessamento della Juve per Dominguez. il ds juventino conferma i contatti per l'attaccante del Rubin Kazan: "Ce lo hanno offerto, non lo nego. Possiede qualità interessanti e si svincola a gennaio. Ma noi dobbiamo capire quale sarà la fisionomia della nostra squadra".
Secco, a questo punto, annuncia una possibile rivoluzione: "Beh, cambia parecchio tra il rombo e il 4-2-3-1. Quest'estate abbiamo composto un organico di qualità per avere un mediano davanti alla difesa e un trequartista dietro le punte. Però se l'allenatore ritiene che la Juve funzioni meglio con un modulo diverso, dovremo prenderne atto. A giugno ci saranno dunque degli interventi strutturali in entrata e in uscita".
Il direttore sportivo anticipa possibili partenze a gennaio: "Forse manderemo a giocare chi finora ha avuto poche chance di mettersi in evidenza.
Per quanto riguarda fascia destra, considerata vulnerabile, la dirigenza bianconera attende di capire quanto vale Martin Caceres, prima di intervenire sul mercato: "Dobbiamo valutare bene Caceres - rivela Secco, anche per capire vale o no i 12 milioni di euro fissati per il riscatto. Per questo è necessario che venga impiegato con continuità".
Dal mercato invernale a quello estivo. Il dirigente torinese non vuole svelare tutte le mosse, ma si limita a constatare che "il centrocampo è il reparto più completo".
In attacco c'è invece l'incognita Trezeguet: "Per David è indispensabile aspettare la fine della stagione - dice Secco -. A noi basta che abbia le idee chiare sul presente. E i fatti stanno dimostrando una professionalità e un attaccamento alla maglia non comuni. Cedere Amauri? No".
Ai bianconeri è stato accostato il bomber del Wolfsburg Dzeko: "E' forte, ma in attacco siamo al completo", taglia corto Secco.
Si raffredda anche la pista Pandev. Difficile che il macedone arrivi a Torino: "E' una vicenda complicata - ammette il direttore sportivo bianconero -. E poi lo danno già all'Inter".
Dai campioni del futuro a quelli del presente. Secco incensa Marchisio, grande sopresa della stagione: "Una conferma positiva. Siamo di fronte a un giocatore che, immagino, spenderà tutta la sua vita professionale in bianconero. E' di Torino, è cresciuto nella Juventus, ha coronato un sogno".
Elogi anche per Buffon: "E' sempre stato il numero uno al mondo, anche quando molti lo criticavano. Finirà sotto i ferri? Non sono un medico, ma credo di sì".
Il dirigente juventino è felice per l'imminente ritorno in campo di Del Piero: "Ci è mancato, finalmente potrà fornire il suo prezioso contributo".
Un'altra bandiera, Pavel Nedved, ha smesso di sventolare. Ma Secco si augura che il ceco possa tornare: "Rimane valida la proposta di quest'estate, rifiutata per ragioni di famiglia. Pavel è un nostro simbolo, il ruolo che potrà avere andrà eventualmente stabilito".
Si passa poi al discusso Felipe Melo. A Secco fanno notare che il centrocampista gioca meglio nel Brasile: "Non è vero - ribatte Secco -. Ho rivisto Atalanta-Juve ed ho seguito in tv la sfida tra Brasile e Inghilterra, non mi pare ci siano state differenze di rendimento. In questa stagione Melo ha commesso solo un errore, per la verità pagato carissimo, ma a fronte di tante prestazioni ottime. Venticinque milioni spesi benissimo", assicura il ds bianconero.