Questione panchina (Del Neri, Allegri, Prandelli, Benitez ecc...)

E tanto per non farci mancare nulla...spunta Wenger!

Spunta anche Arsene Wenger. Nella lista dei candidati ala panchina della Juve si aggiunge l'allenatore dell'Arsenal. Operazione, va detto, tutt'altro che facile perché i Gunners non hanno nessuna intenzione di mollarlo e il tecnico francese ama la Premier League. La Juve però sta lavorando sottotraccia per sondare il terreno. Wenger sarebbe l'allenatore ideale per impostare un progetto incentrato sui giovani. Da gennaio ci sono stati diversi incontri tra le parti, anche a Milano, tra i legali, l'agente Manuel Garcia Quilon e Carlo Sant'Albano, ad di Exor. La chiave per chiudere l'operazione con un successo sarebbe dargli carta bianca sulla ricostruzione e prendere qualche pezzo pregiato a lui molto gradito, come Fabregas e Van Persie, i fuoriclasse dai quali non si separerebbe mai.

PRANDELLI - Le alternative sono Prandelli, Spalletti e Del Neri, oltre a Benitez che però sta temporeggiando troppo. Il tecnico della Fiorentina ieri è stato blindato ancora una volta da Andrea Della Valle. «Basta parlare sempre di Prandelli - ha detto il proprietario del club viola - anche perché la Nazionale non ci ha mai chiesto nulla e da parte del presidente federale Abete non ho ricevuto alcuna telefonata. E mi pare anche che Corvino sia stato più che chiaro su Prandelli».

DEL NERI - L'allenatore che sta portando la Samp in Champions non chiude la porta alla Juve: «La Juventus? Marotta non me l’ha chiesto... Io e lui facciamo due mestieri diversi: ora il mio impegno è quello di conquistare l’Europa: lo devo alla città, ai tifosi, a Garrone, che è un grande presidente. Chi non vorrebbe andare alla Juventus? Ma, allo stesso modo, chi non vorrebbe andare all’Inter? Per fare un matrimonio, però, occorre essere in due e io sono solo. Non c’è il mio sì alla Juventus perché non c’è una proposta».

Benitez inizia a starmi un po sulle balle se non vuole venire amen, stop.

Rimaniamo realisti, Del Neri o Allegri, io preferisco il secondo ma la cosa piu importante è che la società cambi

no dai, del neri no vi prego!!! ma ve lo immaginate uno così sulla nostra panchina?!:

haha

Beh, sulla nostra panchina ormai si sono seduti cani e porci.. Del Neri darebbe un tocco di folklore Very Happy

mickyleroy ha scritto:: Beh, sulla nostra panchina ormai si sono seduti cani e porci.. Del Neri darebbe un tocco di folklore

già me lo immagino, "covvi legvottaglie, povca tvoia!!", "copvi lì mavchisio", ecc... 246

ROTTURA CON RAFA BENITEZ!

Rafa Benitez non sarà l'allenatore della Juventus: la rottura tra le parti è arrivata mezzora fa con una telefonata. Alla base della fumata nera, la vicenda riguardo l'assunzione del corposo staff dell'allenatore spagnolo e il margine limitato sul mercato che avrebbe avuto Benitez, allenatore e non manager all'inglese, vista la presenza del futuro ds Beppe Marotta. Nonostante la rottura con i bianconeri però, Benitez dovrebbe ugualmente lasciare Liverpool.

Numero di messaggi : 2558 Data d'iscrizione : 04.05.09 Età : 35

a questo punto speriamo solo che andrea faccia la scelta giusta....benitez mi ha rotto e non lo voglio più (sta prendendo troppo tempo e costa tanto, se dici di si alla juve non puoi temporeggiare....non siamo una squadretta o si o niente non che fai sti giochetti)

Paolo... dai povera bestia ahahaha

Cmq viva max u.u

_Black_Inside_ ha scritto:: Paolo... dai povera bestia ahahaha

Cmq viva max u.u

l'anno prossimo ci guiderà lui:

Questione panchina (Del Neri, Allegri, Prandelli, Benitez ecc...) - Pagina 3 Del-neri

tra l'altro in sta foto è identico ad Asterix, quindi ci guiderà come ha fatto con i Galli, "avanti mie pvodiiii" 246

Paolino87 ha scritto:

_Black_Inside_ ha scritto:: Paolo... dai povera bestia ahahaha

Cmq viva max u.u

l'anno prossimo ci guiderà lui:

Questione panchina (Del Neri, Allegri, Prandelli, Benitez ecc...) - Pagina 3 Del-neri

tra l'altro in sta foto è identico ad Asterix, quindi ci guiderà come ha fatto con i Galli, "avanti mie pvodiiii" 246

ahahaha xD oh mamma è uguale davveroooo

Non arriva Benitez ok, ma a questo punto voglio Capello. Rafa è bravo, ma Del Neri e Allegri sono da mettere alla prova con squadre di prestigio (anzi, Del Neri ha già fallito a Roma e Oporto)

Ma noi mica siamo una squadra di prestigio. Anzi, la squadra di Delneri in questo momento ha più ambizioni di noi Very Happy

Battute a parte, penso che tutti vorrebbero Capello sulla panchina bianconera l'anno prossimo. Io personalmente lo ritengo molto meglio di Benitez. Però dobbiamo ricordarci che bisogna far sempre i conti con i soldi. Capello prende tanto dalla federazione inglese. Ne prende quasi 9. Noi con quei soldi ci dobbiamo prendere qualche giocatorino..

Sicuramente, ma tutti gli allenatori che ci possono far risalire costano. Se ci accontentiamo di Allegri ok, però è un salto nel buio, e la Juve ha bisogno di tutto tranne che rischiare ancora sull'allenatore (Ferrara docet).
Poi oh, i soldi per l'allenatore li hanno risparmiati durante sta stagione 246

Marotta vuole solo Del Neri!

No a Benitez, Prandelli e Spalletti. Il futuro Direttore Sportivo della Juventus, Beppe Marotta, ha già deciso e ha comunicato in maniera ferma e categorica la sua volontà alla Proprietà. Solo Luigi Delneri per la panchina bianconera. L'idea di puntare sull'allenatore del miracolo Sampdoria ormai è una certezza. Bisognerà solo capire se passerà la linea Marotta o ci sarà qualche interferenza dovuta da altri fattori.

Allegri va al Milan comunque.

E' già ufficiale? Oggi a SKY davano più avvantaggiati Tassotti-Galli..

Ufficiale no, però queste dichiarazioni mi sembrano significative

Galliani: «Il Milan ai milanisti
Allegri? È rossonero anche lui»

L'amministratore delegato del club ricorda la tournée dell'allenatore del Cagliari quando era calciatore

MILANO - Il Milan ad allenatori milanisti: una «regola aurea», in casa rossonera, che Adriano Galliani vuole continuare a seguire. Soprattutto se alla fine, come sembra, Leonardo dovesse abbandonare la panchina della squadra. È per questo motivo che i nomi dei probabili successori del brasiliano finora sono stati quelli di Galli, Tassotti e Van Basten (che si è però già tirato indietro a causa dei suoi problemi alla caviglia). Tre milanisti doc, insomma. Ma è lo stesso Galliani a inserire nel club degli ex rossoneri anche Massimiliano Allegri. «Anche lui è un milanista, perché ha fatto una tournée con noi», spiega l'amministratore delegato del club, ricordando quando nel 1994 l'ex tecnico del Cagliari, allora centrocampista, fu ingaggiato per una serie di amichevoli negli Stati Uniti nel Milan allenato da Fabio Capello.

«PATO E DINHO RESTANO» - In ogni caso, manca poco per conoscere il futuro di Leonardo e della panchina del Milan. «Aspettiamo la fine del campionato e poi verrà presa una decisione», ha spiegato Galliani, osservando che le ultime dichiarazioni di Marco Van Basten sono «la prova provata che noi non abbiamo mai parlato con lui». E Lippi? «Non è milanista - ha sorriso Galliani lasciando la Lega Calcio - però è un amico». A proposito di mercato, l'ad milanista ha ribadito: «Pato non è in vendita e Ronaldinho ha un contratto di un altro anno, per cui non ci sono problemi».

fonte: corriere.it

Claudio Zuliani: "La Juve sceglierà Delneri!. E' pronto ad accordarsi con Agnelli!"

Il popolare telecronista-opinionista-tifoso juventino di Mediaset Premium, Claudio Zuliani, ospite della trasmissione Diretta Stadio in onda su 7 Gold, ha confermato che l'accordo tra la Juventus e l'attuale allenatore della Sampdoria Luigi Delneri è ormai in dirittura d'arrivo. Ecco le sue dichiarazioni raccolte dal sito milanews.it: "Alla fine la società sceglierà Del Neri, è già pronto per accordarsi con Agnelli - ha spiegato Zuliani -. Il prescelto era Prandelli, ma l'incognita Nazionale ha fatto sfumare il progetto legato al suo nome".

Numero di messaggi : 2558 Data d'iscrizione : 04.05.09 Età : 35

non sono sicuro di sto del neri però pensando che sono d'accordo andrea e marotta, tanto malaccio non potrebbe non essere (a meno che non stiamo sopravvalutando le conoscenze e le competenze di quei 2). boh

Vi dirò.. Meglio Delneri di Prandelli secondo me. Prandelli mi dà proprio l'idea di averci messo tanto del suo nel rovinare lo splendido lavoro di Corvino a Firenze. Delneri è vero, ha fallito con la Roma (le due settimane a Porto non le considero neanche), però era subentrato a stagione in corso e in un'annata difficile. Considerando che il nostro obiettivo per il prossimo anno non potrà andare oltre il 4° posto (o il terzo se, come mi auguro, l'Inter perderà la Champions), Delneri mi sembra più che attrezzato per raggiungere l'obiettivo. Certo, c'è da dire che nell'era post-Mourinho, dove si è visto quanto conta la comunicazione in un allenatore, Delneri ha quel leggero handicap di essere pressochè incomprensibile quando parla 246

Numero di messaggi : 2558 Data d'iscrizione : 04.05.09 Età : 35

mickyleroy ha scritto:: Vi dirò.. Meglio Delneri di Prandelli secondo me. Prandelli mi dà proprio l'idea di averci messo tanto del suo nel rovinare lo splendido lavoro di Corvino a Firenze. Delneri è vero, ha fallito con la Roma (le due settimane a Porto non le considero neanche), però era subentrato a stagione in corso e in un'annata difficile. Considerando che il nostro obiettivo per il prossimo anno non potrà andare oltre il 4° posto (o il terzo se, come mi auguro, l'Inter perderà la Champions), Delneri mi sembra più che attrezzato per raggiungere l'obiettivo. Certo, c'è da dire che nell'era post-Mourinho, dove si è visto quanto conta la comunicazione in un allenatore, Delneri ha quel leggero handicap di essere pressochè incomprensibile quando parla

bè si per un obiettivo di momentaneo di basso profilo come il nostro per il prossimo anno potrebbe andare bene, ma questa doveva essere l'occasione di costruire qualcosa di importante e che durasse nel tempo e non un progetto per farci rinascere e poi sceglierne un altro per puntare più in alto....

si "leggero"

legend_of_Delpiero ha scritto:

mickyleroy ha scritto:: Vi dirò.. Meglio Delneri di Prandelli secondo me. Prandelli mi dà proprio l'idea di averci messo tanto del suo nel rovinare lo splendido lavoro di Corvino a Firenze. Delneri è vero, ha fallito con la Roma (le due settimane a Porto non le considero neanche), però era subentrato a stagione in corso e in un'annata difficile. Considerando che il nostro obiettivo per il prossimo anno non potrà andare oltre il 4° posto (o il terzo se, come mi auguro, l'Inter perderà la Champions), Delneri mi sembra più che attrezzato per raggiungere l'obiettivo. Certo, c'è da dire che nell'era post-Mourinho, dove si è visto quanto conta la comunicazione in un allenatore, Delneri ha quel leggero handicap di essere pressochè incomprensibile quando parla

bè si per un obiettivo di momentaneo di basso profilo come il nostro per il prossimo anno potrebbe andare bene, ma questa doveva essere l'occasione di costruire qualcosa di importante e che durasse nel tempo e non un progetto per farci rinascere e poi sceglierne un altro per puntare più in alto....

si "leggero"

Il problema, secondo me, è che l'occasione di creare qualcosa di duraturo e importante la si è sprecata in questi quattro anni. Bisognava avere subito in mente un progetto, con gente competente, per poter tornare a vincere già dall'anno prossimo o da quello dopo. Cobolli Gigli aveva parlato di 5 anni per rinascere, nel 2006. Io sono convinto che i 5 anni partiranno da adesso e che i quattro appena passati siano stati controproducenti. Con molti più problemi rispetto all'anno della B, soprattutto economici (es: prendevamo 13 milioni di sponsor dalla Tamoil nell'anno della Serie B, l'anno prossimo saranno solo 6,5 quelli dalla Betclic, oppure vedi i 50 milioni spesi la scorsa estate, che sono stati anticipati dal mercato della prossima stagione, convinti che tanto sarebbero rientrati con i proventi della Champions), ma non solo (tipo perdita di appeal internazionale, campioni invecchiati di tre anni..), non possiamo credere che allenatori come Capello o Benitez vengano da noi e accettino di mettersi alla prova per rilanciare un club che necessita di tanto tempo. Penso che, salvo improbabili aumenti di capitale, l'obiettivo societario sarà cercare di centrare regolarmente la qualificazione alla Champions per recuperare quanti più soldi possibili nei prossimi due, tre, anni e intanto investire su giocatori giovani e di talento, sfruttando la competenza di Marotta, Agnelli e, chissà, la consulenza esterna di Moggi, evitando spese folli.
Per un progetto del genere Delneri mi sembra più indicato di Prandelli, ha lavorato benissimo con la Samp quest'anno, portandola dove nessuno immaginava, gestendo alla grande un giocatore come Cassano, lanciando un giovane che secondo me diventerà fortissimo come Poli e consacrando definitivamente Pazzini. Aggiungiamo che ha uno staff super preparato (pochissimi infortuni muscolari tra i doriani quest'anno). Secondo me tra le alternative realistiche è la migliore.

Numero di messaggi : 2558 Data d'iscrizione : 04.05.09 Età : 35

mickyleroy ha scritto:

legend_of_Delpiero ha scritto:

mickyleroy ha scritto:: Vi dirò.. Meglio Delneri di Prandelli secondo me. Prandelli mi dà proprio l'idea di averci messo tanto del suo nel rovinare lo splendido lavoro di Corvino a Firenze. Delneri è vero, ha fallito con la Roma (le due settimane a Porto non le considero neanche), però era subentrato a stagione in corso e in un'annata difficile. Considerando che il nostro obiettivo per il prossimo anno non potrà andare oltre il 4° posto (o il terzo se, come mi auguro, l'Inter perderà la Champions), Delneri mi sembra più che attrezzato per raggiungere l'obiettivo. Certo, c'è da dire che nell'era post-Mourinho, dove si è visto quanto conta la comunicazione in un allenatore, Delneri ha quel leggero handicap di essere pressochè incomprensibile quando parla

bè si per un obiettivo di momentaneo di basso profilo come il nostro per il prossimo anno potrebbe andare bene, ma questa doveva essere l'occasione di costruire qualcosa di importante e che durasse nel tempo e non un progetto per farci rinascere e poi sceglierne un altro per puntare più in alto....

si "leggero"

Il problema, secondo me, è che l'occasione di creare qualcosa di duraturo e importante la si è sprecata in questi quattro anni. Bisognava avere subito in mente un progetto, con gente competente, per poter tornare a vincere già dall'anno prossimo o da quello dopo. Cobolli Gigli aveva parlato di 5 anni per rinascere, nel 2006. Io sono convinto che i 5 anni partiranno da adesso e che i quattro appena passati siano stati controproducenti. Con molti più problemi rispetto all'anno della B, soprattutto economici (es: prendevamo 13 milioni di sponsor dalla Tamoil nell'anno della Serie B, l'anno prossimo saranno solo 6,5 quelli dalla Betclic, oppure vedi i 50 milioni spesi la scorsa estate, che sono stati anticipati dal mercato della prossima stagione, convinti che tanto sarebbero rientrati con i proventi della Champions), ma non solo (tipo perdita di appeal internazionale, campioni invecchiati di tre anni..), non possiamo credere che allenatori come Capello o Benitez vengano da noi e accettino di mettersi alla prova per rilanciare un club che necessita di tanto tempo. Penso che, salvo improbabili aumenti di capitale, l'obiettivo societario sarà cercare di centrare regolarmente la qualificazione alla Champions per recuperare quanti più soldi possibili nei prossimi due, tre, anni e intanto investire su giocatori giovani e di talento, sfruttando la competenza di Marotta, Agnelli e, chissà, la consulenza esterna di Moggi, evitando spese folli.
Per un progetto del genere Delneri mi sembra più indicato di Prandelli, ha lavorato benissimo con la Samp quest'anno, portandola dove nessuno immaginava, gestendo alla grande un giocatore come Cassano, lanciando un giovane che secondo me diventerà fortissimo come Poli e consacrando definitivamente Pazzini. Aggiungiamo che ha uno staff super preparato (pochissimi infortuni muscolari tra i doriani quest'anno). Secondo me tra le alternative realistiche è la migliore.

ma infatti l'obiettivo era di avviare un progetto da dopo la B, ma, non tanto per gli allenatori che fino a ranieri andavano benissimo, con una società come la nostra tanto lontano non potevamo andare. gente come agnelli e marotta dovevan venire ben prima così appunto da fare come moggi....prendere talenti e poi dopo 4-5 anni (quindi ad oggi) rivenderli facendo un casino di soldi per avere un budget ancora più corposo con quello che ci dava la proprietà così da fare un mercato con i fiocchi e tornare subito vincenti. speriamo che ora si ricominci veramente da capo con un valido progetto altrimenti anche quelle poche speranze che avevamo di trattenere gigione svaniranno pure

Gigi Del Neri e i muscoli di ferro, il segreto è il preparatore!

C’è un dettaglio che ha contribuito alla scelta finale di Del Neri dopo che la pista Benitez era diventata impraticabile e su Prandelli si addensavano gli interrogativi legati al rapporto difficile da sciogliere con la Fiorentina. È un dettaglio non decisivo ma importante, di quelli che arricchiscono il curriculum. Si chiama Roberto De Bellis, ha 40 anni, è stato il preparatore atletico di Fioravanti e Rosolino quando vinsero l’oro alle Olimpiadi di Sydney, e soprattutto ha realizzato un record in serie A: alla Samp c’è stato soltanto un infortunio muscolare e in generale le assenze si contano nell’ordine delle unità. Alla Juve si ricorre alle decine. Del Neri lo conobbe al Chievo, l’ha voluto all’Atalanta e alla Sampdoria, ora lo porterà a lavorare sui campi di Vinovo che diventeranno per il professore di Formia come la prova finestra di un detersivo di tanti anni fa: l’esame più difficile.

De Bellis, il «vice» Francesco Conti che fu suo compagno di squadra, l’altro preparatore che si occupa del recupero dei giocatori, Luca Alimonta: Del Neri lavora da sempre con uno staff ridotto e che trasporterà alla Juve, magari con l’aggiunta dell’allenatore dei portieri (Bistazzoni) e sarebbe una novità perché per quel compito lui si affida di solito a chi gli mette a disposizione la società. Rispetto alla adunata di collaboratori che avrebbe portati Benitez, la Juve comincia per lo meno con un bel risparmio.

Il resto dipende da come il tecnico friulano saprà abituarsi a un club che rimane, nonostante le batoste d’annata, di un livello che Del Neri non ha mai frequentato. Alle soglie dei 60 anni, quando è già nonno per due volte, gli capita l’occasione della vita. Cercherà di approfittarne senza modificare se stesso. «Nel calcio - ripete spesso - la schiettezza è considerata un difetto e talvolta crea dei problemi ma a me piace che esista. Preferisco chi, se mi deve colpire, lo fa davanti perché almeno non mi tira le coltellate a tradimento nella schiena».

La schiettezza e l’intransigenza un po’ gli sono costate. Nei rapporti con i presidenti (Zamparini) e con i giocatori che vorrebbe trattare tutti alla stessa maniera mentre ha toccato con mano che è impossibile. Lo descrivono come un uomo ruvido, rigido: il banale «sergente di ferro» che spesso è una trita macchietta perché ne abbiamo conosciuti di sergenti che nello spogliatoio non mantenevano neppure il «baffo» da caporale. Lui invece è solo un professionista che pretende il rispetto. Alla Roma, Cassano lo prendeva in giro: «Quando parla non lo capisco, impasta le parole», rideva il barese. «Cassano - ribatteva lui - se ha voglia di comportarsi in un certo modo è un giocatore magnifico altrimenti è un problema». Lo è stato anche alla Samp per un periodo e lo ha messo fuori benché fosse il pupillo di Garrone. A Torino dovrà trovare un club capace di appoggiarlo altrettanto nelle situazioni delicate, con i campioni che possono rendergli la vita difficile. Se lo lasceranno solo, la ricostruzione non si alzerà dalle macerie.

Per questo, dicono, il meglio l’ha dato con i giocatori che non alzano troppo il capo. Costruì il Chievo dei miracoli con Manfredini ed Eriberto (ora Luciano), nella Samp ha dato fiducia a Ziegler, svizzero di cui si conosceva a stento la grafia. Di solito con lui decollano le ali e i terzini di fascia che dopo il suo passaggio tornano anonimi. La colpa, anzi il merito, è del 4-4-2 che è il suo modulo base, con rare variazioni come all’Atalanta quando mise Doni dietro a una punta (e sembrerebbe l’unico posto dove sistemare Diego se non lo venderanno in Spagna). Ai lati stanno gli uomini che inventano e spingono, in mezzo quelli sodi: Palombo, il suo riferimento nella Samp, magari un Felipe Melo in bianconero.

Comunque c’è il rischio di fare di Del Neri una figurina grigia e stereotipata. Il personaggio invece ha picchi di estrosità e ribellione. Una volta confidò che ad Aquileia, dov’è cresciuto in una famiglia operaia, erano quasi tutti mangiapreti e comunisti: per contrasto diventò un cattolico fervente. Ed è il tipo che per tornare a Genova dal Friuli usa spesso il treno, invece di un’auto veloce, «perché ho il tempo per leggere». Il Gigi che non ricorda Maifredi è uomo da tavolate vaste, che onora senza fissazioni dietistiche, anzi concedendosi il grappino a fine pasto e discussioni interminabili nei ritiri (che eliminerebbe) alla vigilia del match: a Genova ha preteso che il mercoledì, con il doppio allenamento, la squadra e quanti ci lavorano attorno pranzino insieme. Hanno dovuto cercargli una trattoria. A Vinovo c’è il catering. Chissà se gli gusterà.

DEL NERI: I TIFOSI DICONO NO!

Appena appresa la notizia del probabile arrivo come allenatore di Gigi Delneri, i tifosi juventini si sono scatenati sul web. Nel sondaggio proposto dal forum Vecchiasignora.com, con l'80% degli utenti che dice "No" al tecnico di Aquileia, "comunque si doveva puntare su altro". I tifosi bianconeri continuano a preferire Fabio Capello, Rafa Benitez, Marcello Lippi, Didier Dechamps e Cesare Prandelli. Chissà cosa ne pensa Andrea Agnelli?

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